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Venezia
10.11.2022 - 17:17
VENEZIA - Autista picchiato da un pazzoide perché non gli aveva aperto la porta posteriore dell'autobus per scendere. E' l'ennesimo, e ultimo in ordine di tempo, episodio di aggressione nei confronti degli autisti dell'Actv, da parte degli utenti, accaduto a Mestre. Il conducente, 57enne di Mestre, durante la sosta aveva aperto la porta centrale per far scendere i passeggeri quando ha sentito le urla provenire dal fondo. Nemmeno il tempo di realizzare che l'aggressore gli si era fatto accanto, e con lui una donna e un bambino, colpendolo con due pugni in faccia che l'hanno tramortito.
L'autista ha dovuto fermare la corsa e farsi sostituire, dopo essere stato soccorso peraltro dagli altri passeggeri attoniti. Solidarietà espressa all'uomo da Actv-Avm e sottolineatura da parte dei sindacati sul fatto che regolarmente ogni settimana si verificano episodi del genere, più o meno gravi. "Chiederemo all'azienda che si costituisca parte civile in caso di condanna per chiedere un risarcimento a tutela del patrimonio più caro, che è il personale" le parole dei sindacati.
Sulla vicenda sono intervenuti anche i consiglieri regionali della Lega, Marco Dolfin, e del Pd Jonatan Montanariello. "Si pone sempre più urgente un problema di sicurezza - le parole di Dolfin - non possiamo permettere però che gesti sconsiderati come questo si ripetano ulteriormente: l’azienda Actv deve garantire la sicurezza dei propri dipendenti, facendo in modo che tutti i mezzi, e non solo i più recenti, abbiano installati box di protezione degli autisti, e che ci siano telecamere di registrazione su tutti i veicoli. Dobbiamo proteggere la nostra città e disincentivare il più possibile il ricorso a qualsiasi tipo di violenza, contro le persone o contro le cose".
"La vicenda dell’autista Actv aggredito martedì scorso a bordo di un autobus mentre svolgeva servizio a Mestre, è figlia di una deriva aziendale che mostra sempre più scarsa attenzione ai suoi dipendenti - attacca Montanariello - infatti, per l’ennesima volta, ci troviamo di fronte a un caso che evidenzia l’assenza totale di misure di sicurezza a tutela degli operatori del servizio pubblico locale. Tutto questo in un contesto nel quale, a precipitare negli anni è stata la qualità complessiva del servizio. Ritengo sia urgente che azienda e Comune escano dal tunnel del torpore e di un pessimo rapporto con i dipendenti Actv: serve una nuova stagione, fatta di sicurezza e qualità, a beneficio di tutti”.
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