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Fendente alla giugulare al medico che l'aveva visitato

Un drammatico episodio di violenza è accaduto allo Iov di Padova: l'aggressore è un 70enne

Fendente alla giugulare al medico che l'aveva visitato

PADOVA - Accoltellata da un paziente alla gola dopo la visita. E' successo giovedì 10 novembre mattina allo Iov, l'Istituto oncologico veneto, a Padova. Una dottoressa è stata colpita da un fendente alla giugulare dal paziente che aveva appena visitato. Subito soccorsa dai colleghi, per fortuna non è grave ed è stata medicata al pronto soccorso dell'ospedale vicino. L'aggressore, un 70enne, è stato fermato dagli infermieri e disarmato.

A darne notizia, peraltro, il governatore del Veneto, Luca Zaia. "Voglio esprime la più ferma condanna per un gesto di enorme viltà e la mia personale vicinanza al professionista ferito - le parole di Zaia - seguo personalmente l’evolversi della vicenda, in contatto costante con la direzione dello Iov e dell’Azienda Ospedale Università di Padova. Si tratta di fatti che non possono essere tollerati o liquidati, serve che il legislatore tratti questi casi con la massima severità e con norme ad hoc”. 

"Ci troviamo dinanzi ad un gesto esecrabile che purtroppo evidenzia, in tutta la sua gravità, la difficilissima posizione nella quale ogni giorno i medici sono costretti a lavorare – commenta Domenico Maria Crisarà, presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Padova – sta venendo meno quel rapporto di fiducia che era il caposaldo del rapporto medico-paziente sino a poco tempo fa. Lo ribadisco nuovamente: da eroi salvatori i medici sono ora visti come il nemico da osteggiare e financo da colpire in senso letterale dando sfogo a tutta la propria violenza ed insoddisfazione". "Ovviamente in merito ad una vicenda tanto delicata lasciamo spazio interamente al legislatore – prosegue il presidente provinciale dell'Ordine - da parte nostra, esprimiamo condanna del vile gesto e solidarietà nei confronti al collega che si è trovato a fronteggiare questa drammatica situazione. Auspichiamo che le autorità preposte siano in grado di rafforzare la sicurezza nei luoghi di cura, sia per i pazienti che per i medici e gli operatori sanitari che vi lavorano. Da parte nostra tutto l’impegno per recuperare e ristabilire una corretta relazione tra medici e pazienti cosicché episodi come quello occorso stamani al collega dello Iov non abbiamo a ripetersi".

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