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Cavarzere

L'alluvione che mise in ginocchio Cavarzere

Sono passati 71 anni da quel 12 novembre in cui il Po ruppe gli argini e l'acqua arrivò fino alle sponde dell'Adige. Il ricordo di Zaia

L'alluvione che mise in ginocchio Cavarzere

VENEZIA - In un post sui social il governatore del Veneto, Luca Zaia, ricorda l'alluvione del Polesine, che colpì pesantemente anche Cavarzere. "Dal 12 al 14 novembre 1951, una catastrofica alluvione colpì il Polesine e parte del Veneziano, causando 101 morti e oltre 180.000 sfollati - ricorda Zaia - alle ore 23 del 14 novembre - dopo due settimane di piogge ininterrotte - il Po ruppe gli argini ad Occhiobello e Canaro, Paviole, Bosco e Malcantone. Quando la radio dette l'annuncio, per gli abitanti del Polesine era già troppo tardi per mettersi al riparo".

"L’acqua si riversò su case, stalle e campagne, sommergendo due terzi del territorio nella zona di Rovigo e del Cavarzerano; milioni di metri cubi di acqua coprirono le povere terre del Polesine, costringendo migliaia di persone, soprattutto contadini, a fuggire - prosegue Zaia - queste persone persero tutto: la casa chi l'aveva, ed i beni chi, come i braccianti che lavoravano in quest'area in condizioni durissime, la casa non la possedeva. L'alluvione causò un esodo massiccio che cambiò per sempre la regione".

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