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Cavarzere
17.11.2022 - 18:34
Pierfrancesco Munari, sindaco di Cavarzere
CAVARZERE - Nomine del consiglio di amministrazione della Residenza Danielato arrivate nel segno della competenza, come aveva auspicato il sindaco Pierfrancesco Munari. Il medico Paolo Pavanato, il commercialista Mirco Crepaldi e l'avvocato Katia Pacchiega sono i tre tecnici che il sindaco ha voluto nel cda dell'Ipab.
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"Abbiamo chiuso il cerchio, abbiamo ripristinato le funzioni del consiglio di amministrazione dell’Ipab ‘Danielato’ grazie alla nomina di professionisti competenti e stimati - le parole del sindaco - come avevamo detto in campagna elettorale, è finito il tempo delle nomine politiche in posti dove devono starci dei tecnici, basta usare come ‘poltronifici’ i consigli di amministrazione come quello dell’Ipab, come è stato fatto fino a oggi. Sono certo che il dottor Pavanato, il dottor Crepaldi e l’avvocato Pacchiega sapranno guidare al meglio l’ente al quale come amministrazione comunale garantiremo sempre il massimo sostegno, come del resto abbiamo fatto in questi mesi nonostante nessuno dei precedenti consiglieri di amministrazione abbia mai fornito relazioni sull’operato dell’Ipab stesso in questi anni”.
Pavanato, classe 1951, medico di famiglia stimatissimo a Cavarzere, vicepresidente di “Medicina Futura”, attualmente gestisce un ambulatorio di medicina sportiva al poliambulatorio “San Giovanni” di Chioggia e al “San Martino” di Piove di Sacco. Crepaldi, 62 anni, gestisce invece il suo studio professionale a Chioggia, è insegnante di materie giuridiche ed economiche nelle scuole superiori, è stato già revisore dei conti dell’Ipab “Danielato” in due trienni (1998-2000 e 2001-2003). Pacchiega, infine, avvocato 35enne del Foro di Rovigo, ha conseguito un master in diritto immobiliare e locazioni all’Altalex Formazione Wolters Kluwer Italia srl.
Il decreto di nomina è stato firmato ieri mattina a Palazzo Barbiani ed è stata quindi ripristinata governance dell’Ipab, dopo che lo scorso febbraio Munari aveva decretato l’annullamento d’ufficio delle nomine del cda operate nel settembre precedente dall’allora sindaco uscente, Henri Tommasi. Gli incarichi infatti, erano stati disposti da Tommasi, prima della scadenza del suo mandato e in piena campagna elettorale; un atto considerato illegittimo dal nuovo sindaco Munari. Nel documento di annullamento il sindaco di Cavarzere aveva sottolineato non solo lo “sgarbo istituzionale” di nominare un consiglio di amministrazione a fine mandato, ma soprattutto il fatto che fossero stati indicati “soggetti amministratori privi di esperienza specifica e di competenza professionale nel settore dell’assistenza pubblica”.
Munari aveva ritirato in autotutela la nomina di Valentino Ruggini, Luciana Mischiari, Ilaria Armarolli, Bruno Cassetta e Andrea Orlandin, annullando d’ufficio le nomine sindacali di rappresentanza comunale. A questo atto si erano opposti due consiglieri, Armarolli e Mischiari, ricorrendo al Tar, insieme allo stesso Ipab. Il Tar, con sentenza del 28 settembre scorso, ha annullato il provvedimento impugnato dai due solo per quanto riguarda la loro nomina, per questo motivo rimarranno in carica. Ma ha di fatto messo una pietra tombale sull’annullamento della nomina degli altri tre - tra i quali c’è l’attuale presidente Orlandin - di fatto sottolineando che gli stessi non solo non avevano fatto ricorso, ma che quello proposto dall’Ipab “Danielato” “ad adiuvandum” ai due dei consiglieri confermati, non può essere accolto, in quanto l’ente Ipab non dovrebbe avere alcun interesse a sostenere uno o l’altro consigliere nominato dal Comune e quindi, di fatto, sottolineando che la nomina dei futuri tre consiglieri da parte del sindaco ripristinerà le funzionalità del consiglio di amministrazione.
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