“Casa comunità, buona notizia”

CAVARZERE - “I fondi del Pnrr che finanzieranno la Casa di comunità in Cittadella socio sanitaria sono sicuramente una buona notizia per gli abitanti di Cavarzere e Cona”. A sottolinearlo è Alessandro Birolo, coordinatore del circolo Sinistra italiana di Cavarzere e Cona. “A novembre dello scorso anno abbiamo posto all’attenzione pubblica la possibilità offerta dal Pnrr di ampliare i servizi socio sanitari resi agli abitanti di Cavarzere e Cona e all’intera area sud della Città Metropolitana di Venezia - ricorda Birolo - nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, presentato dall’Italia all’Europa, è prevista la costruzione nel territorio nazionale di 1.350 Case della comunità. Si tratta di strutture che operano senza soluzione di continuità, quindi 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, con equipe multiprofessionali composte da specialisti, medici di famiglia, pediatri di libera scelta ed infermieri di famiglia e di comunità che potranno rispondere a tutti i bisogni di assistenza. Compresa la possibilità di eseguire esami diagnostici di primo livello, che però non siano legati all’emergenza e alla fase acuta della malattia”.

“Da subito abbiamo sottolineato che le strutture dell’ex ospedale cavarzerano sarebbero state ottimali per la realizzazione di questo presidio sanitario - sottolinea - affidato in aprile l’incarico della progettazione, il 27 ottobre scorso il direttore generale dell’Ulss 3 ha approvato il progetto definitivo comprensivo della fattibilità tecnica ed economica della ‘Nuova Casa della Comunità di Cavarzere’, che sarà realizzata all’interno della Cittadella Socio-Sanitaria entro il 2026”. “I fondi previsti dal Pnrr, sommati ai 3 milioni di euro introitati dall’Ulss dalla vendita al privato degli immobili dell’ex ospedale, possono determinare una decisa inversione di tendenza - conclude Birolo - su questi temi serve un’incisiva azione politica e amministrativa, un’ampia informazione, il coinvolgimento dei consigli comunali di Cavarzere e Cona, delle forze politiche, sindacali, economiche e sociali presenti nel territorio”.