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Cavarzere

La difesa arriva dal Giappone

Il maestro di karate giapponese Keido Yamaue, accompagnato dai maestri Folli e Artusi, accolto dal sindaco Munari

La difesa arriva dal Giappone

CAVARZERE - “Youkoso Soke Keido Yamaue”. Un messaggio di “youkuso”, ovvero “benvenuto”, al maestro giapponese di karate Keido Yamaue sabato 19 novembre mattina a Cavarzere lo ha dato direttamente il sindaco Pierfrancesco Munari, che ha accolto uno dei più grandi esponenti mondiali della disciplina nata in Giappone, in municipio. Con il maestro una delegazione guidata dal maestro di karate cavarzerano Roberto Folli, l’allievo Rudy Bardella, quindi un’altra leggenda del karate italiano, il maestro Claudio Artusi.

Keido Yamaue, discendente della famiglia imperiale Tachibana, è Soke, che significa “capofamiglia”, con 10 dan è uno dei maestri giapponesi più famoso al mondo che gira per portare i sui insegnamenti di Aikijujutsu ai maestri e alle forze dell’ordine dei vari stati. E a Palazzo Barbiani ha chiacchierato amabilmente con il sindaco Munari, dal quale ha ricevuto in dono una pergamena e un fermacarte con lo stemma del Comune. Ha raccontato al maestro giapponese un po’ di storia di Cavarzere, partendo dal castello che è riprodotto nello stemma, quindi della bandiera del Veneto, con il Leone di San Marco che tiene l’unica scritta all’interno di una bandiera che parli di “pace”. Un dialogo in inglese, al quale il maestro ha risposto sottolineando la sua “missione”, ovvero quella di educare le persone a essere forti e buone insieme. Perché, ha chiosato Yamaue “ci sono persone forti ma cattive e persone deboli e buone: vorrei che tutti fossero buoni e forti”.

All’incontro è intervenuto anche il maestro Folli, settimo dan di karate tra i pochissimi in Italia ad aver raggiunto questo livello. “Il maestro Yamaue è il numero uno al mondo nel suo stile, ce ne sono pochi come lui - le sue parole - e ringrazio il maestro Artusi, grazie a lui i più importanti colleghi di karate si spostano in tutto il mondo. Io e Claudio siamo stati i primi a portare il karate nel Veneto. Ora l’obbiettivo è insegnare il karate ai bambini, che sono il futuro, e sarebbe bello che ci potessero essere dei progetti che coinvolgono le scuole”.

Dall’altra parte il maestro Folli si è messo a disposizone anche per insegnare la difesa a chi in questi ultimi è oggetto di minacce se non di aggressioni: dai medici, alle forze dell’ordine fino ai dipendenti pubblici. In questo senso, il sindaco Munari ha spiegato di essersi già confrontato con il comandante della Polizia municipale. “Ne ho discusso e abbiamo convenuto nella necessità di formare nell’autodifesa i nostri agenti di polizia locale, e lo faremo con dei corsi, per questo l’iniziativa che propone arriva al momento giusto” le parole del sindaco. Poi le foto di rito e la consegna dell’idioma che il maestro Yamaue ha preparato per il sindaco Munari, nel quale ha riprodotto il suo nome traducendone il significato: “Mu-nari è guerriero vincente” ha spiegato, tra i sorrisi dei presenti.

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