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Cavarzere
23.11.2022 - 13:42
CAVARZERE - “Abbiamo condiviso problemi e preoccupazioni con il presidente della Repubblica, lui che è il garante della Costituzione e della legalità: è stato emozionante”. Pierfrancesco Munari martedì era a Bergamo alla 39esima assemblea nazionale dell’Anci, l’associazione dei comuni italiani, che ha visto la partecipazione di Sergio Mattarella.
“Che emozione stringere la mano al presidente della Repubblica e sentire e cantare il nostro inno a pochi metri da lui - ha sottolineato Munari - il tutto assieme a tanti sindaci che, indipendentemente dalla bandiera politica e dalla latitudine, condividono gli stessi problemi e le stesse criticità. E’ stata un’occasione importante per confrontarci, farsi anche un po’ di coraggio visto che uno dei grossi problemi di cui si è discusso è la responsabilità degli amministratori pubblici, che non hanno tutele adeguate”.
Mattarella, accolto da un lungo applauso dei sindaci, tutti in piedi nel grande salone della fiera di Bergamo, ha iniziato il suo intervento con un augurio “che la ‘voce del Paese’ possa sempre esprimersi in modo compiuto e trovare ascolto. A conferire autorevolezza sarà la capacità di tenere fede ai decisivi impegni assunti in questi tempi difficili. Punti fermi sono la garanzia dei diritti dei cittadini, che al Nord come nel Mezzogiorno, nelle città come nei paesi, nelle metropoli come nelle aree interne, devono poter vivere la piena validità dei principi costituzionali”. Il capo dello Stato chiude quindi con una preoccupazione che diventa sempre più pressante nei suoi discorsi: l’attuazione del Pnrr, che “l’Italia non può eludere per colmare ritardi strutturali”.
“Sui fondi del Pnrr, chiedevamo un anno fa all’assemblea nazionale dell’Anci a Parma tempi certi e procedure semplificate. Oggi, possiamo dire che abbiamo ottenuto risultati importanti, rispettando i tempi dati: un piccolo record per il nostro Paese” gli ha fatto eco il presidente dell’Anci, Antonio Decaro. “Erano 40 i miliardi di euro che erano stati destinati ai progetti dei Comuni e sono stati tutti assegnati - ha sottolineato con orgoglio Decaro - ora non resta che realizzare le strutture e spendere risorse assegnate. Dirlo adesso sembra facile, ma allora a tanti sembrava una missione impossibile”.
“In questi mesi, l’Italia ha scelto di fidarsi dei suoi sindaci e noi quella fiducia non l’abbiamo mai tradita, perché noi sindaci conosciamo bene le condizioni di questo patto: è un patto che ogni giorno si rinnova negli sguardi e nelle speranze dei cittadini che incontriamo per le strade delle nostre città. Se tradiamo quel patto, quegli sguardi, quelle speranze, per noi sindaci non c'è il paracadute di un listino compilato nella segreteria del partito. Se tradiamo quel patto, quegli sguardi, quelle speranze, noi, semplicemente, ce ne torniamo a casa. Ed è giusto così” ha aggiunto Decaro, tra gli applausi dei colleghi.
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