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Chioggia
25.11.2022 - 23:45
CHIOGGIA - “Quando stanno bene le anime sta bene anche il mondo”. Lo dice il vescovo della diocesi di Trieste, il polesano Giampaolo Crepaldi, in visita a Chioggia per un convegno relativo all’economia organizzato venerdì 25 novembre dall’Unione giuristi cattolici italiani. L’incontro ha visto la partecipazione di molte figure rilevanti, come Mirco Casteller, docente e psicologo-psicoterapeuta e Samuel Scavazzin, segretario generale Ust Cisl di Padova e Rovigo. Ad intervenire anche il vescovo della diocesi di Chioggia, Giampaolo Dianin, emozionato di avere il vescovo Crepaldi ospite proprio nella città lagunare.
“Il tema dell’economia è tanto importante - ha dichiarato Dianin - quando è caduto il muro di Berlino e sembrava fallito il modello economico dei paesi socialisti ci ha pensato Giovanni Paolo II a dire di interrogarci su questo tema. L’economia l’abbiamo inventata e costruita noi, negli anni abbiamo elaborato una macchina così grande che sembra andare avanti da sola, con le regole del mercato. Ma questa creazione attualmente ci condiziona, decide degli essere umani e la domanda che dobbiamo porci è come possiamo guidarla affinché non riesca più a influenzarci. Siamo tutti interconnessi, come dice papà Francesco, e non possiamo far finta che tutto ciò che riguarda ogni angolo del mondo non riguardi anche noi in prima persona. Questo ci lega anche all’ambiente, una tematica fondamentale in un periodo come questo”.
Casteller ha spostato l’attenzione sui giovani: “L’economia è possibile vederla anche in rete, in cui il prodotto è l’essere umano, di conseguenza diventa una variabile competitiva del mercato”. Infatti, attualmente attraverso la rete è possibile acquistare online e dedicarsi ad un commercio estremamente veloce, ma la rete assume e commercializza anche un altro tipo di dati, ovvero quelli personali, che recupera tramite algoritmi e permettendo, in questo modo, di pubblicizzare vari prodotti e muovere un mercato nuovo. “Questo influenza la vita e l’esistenza - ha puntualizzato lo psicologo - la distanza tra le persone non è più spontanea, ma è sentita e voluta. A questo si lega anche la visione sociale che abbiamo della collettività. Quello che sappiamo oggi è che l’economia tende a isolare e questa tematica è sempre più presente e rilevante, soprattutto tra i giovani”.
L’intervento del vescovo Crepaldi ha toccato vari punti, tra cui anche quello ambientale, introdotto dal vescovo di Chioggia. “Guai che non ci sia cambiamento in economia - il suo monito - non dobbiamo alimentare paure di fronte ai cambiamenti, ma anzi è necessario capirli e governarli. Allo stesso modo dobbiamo fare con il mercato: un’economia senza regole o con troppe regole non porta da nessuna parte. Papa Francesco spesso ci ha chiesto chi dovesse regolare il mercato, perché non deve essere pensato come fine, ma come mezzo. Quindi, va regolato perché ci sono bisogni che il mercato, attualmente, non riesce a soddisfare: va regolato anche nell’etica degli imprenditori, dalla tradizione, dalla cultura e dall’ambiente di un popolo. Quando il popolo è sano, questo si riflette sull’economia e dobbiamo fare in modo che questo rimanga anche nel futuro”.
Soddisfatto dell’incontro il presidente della Banca Patavina, Leonardo Toson, che ha sostenuto il convegno. “Il cambiamento dell'economia è epocale - le sue parole - con la guerra e la crisi che hanno dato ripercussioni a livello umano ed economico. Dobbiamo affrontare questa situazione intervenendo a favore di imprese e società ma in termini di sostenibilità, perché dopo la pandemia è cambiata la mentalità di approccio. E non compromettere le generazioni future, affrontando comunque l'emergenza attuale, è la grossa responsabilità che abbiamo per il nostro territorio”.
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