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“Le barufe in fameja” al Serafin

Domenica 27 novembre la commedia della Filodrammatica di Cavarzere. Il ricavato per restaurare il crocifisso

“Le barufe in fameja” al Serafin

CAVARZERE - Dopo due anni di “stop” a causa della pandemia, domenica 27 novembre, alle 17, la compagnia “Filodrammatica di Cavarzere”, dopo tanto tempo, torna a calcare il palcoscenico del “Tullio Serafin”. Il gruppo metterà in scena la divertente commedia in dialetto veneziano “Le barufe in famegia” di Giacinto Gallina, commediografo veneziano considerato l’erede della grande stagione goldoniana. Il gruppo teatrale, composto di circa 13 attori, ha alle spalle una storia che affonda le sue radici nel lontano 1985, storia che però ha avuto una brusca interruzione proprio a causa della pandemia. Dopo un periodo prolungato di assenza adesso la “Filodrammatica” di Cavarzere, come l’araba Fenice, è risorta a nuova vita e quindi riprenderà a presentare le sue commedie e a regalare sorrisi ed emozioni al pubblico. “Questo per noi è un evento molto importante - ha spiegato Piero Sandano - perché sancisce la nostra ripresa dopo l’emergenza Covid. Noi, infatti, da febbraio 2020 siamo fermi con la nostra attività teatrale e ricominciamo proprio domenica. Con l’avvento della pandemia ci eravamo tutti un po’ dispersi, ma ora siamo tornati ed è entrato anche qualche nuovo attore e questo non può che farci un immenso piacere. Anzi, colgo l’occasione, per invitare chi volesse entrare a far parte della filodrammatica di Cavarzere di contattarci perché noi siamo sempre lieti di accogliere nuovi attori”.

La commedia presentata “Le barufe in famegia” fa parte della tradizione veneta e l’autore, Giacinto Gallina, l’ha scritta con l’intento di divertire il suo pubblico. Generalmente viene rappresentata a Carnevale e quindi con l’obiettivo di far sorridere gli spettatori in un periodo dell’anno che è goliardico per antonomasia. “E’ una commedia che racconta la storia di una famiglia e di tutti gli scontri che avvengono tra i vari componenti di questa -ha spiegato Piero Sandano - vi sono personaggi come la suocera e sono tutti uno contro l’altro. L’intreccio, in ogni caso, si presenta in chiave ironica e quindi è molto divertente. Siamo arrivati alla 130esima rappresentazione di questa commedia che fa parte integrante del nostro repertorio ed è sempre molto richiesta. La prima di ‘Le barufe in famegia’ risale infatti agli anni 90”.

Il costo del biglietto d’ingresso è di 7 euro e il ricavato sarà devoluto per il restauro del crocifisso di Cavarzere. “Sì, proprio così - ha concluso Sandano - il ricavato della commedia verrà destinato alla parrocchia per la sistemazione del grande crocifisso in legno di Domenico Paneghetti che si trova nella cappella del nostro Duomo”.

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