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Il Terzo settore

Povertà: “Ampliare i servizi e fare rete”

Sul caso della famiglia che chiama l'Arma interviene lo Spi Cgil

Povertà: preoccupazione in ben 22 comuni del Polesine

CHIOGGIA - “Ampliare la rete sociale dei presidi presenti nel nostro territorio e soprattutto riuscire a metterli in rete tra loro è una delle possibili soluzioni, al fine di monitorare e prevenire situazioni di forte disagio sociale come quella verificatasi che ha coinvolto i carabinieri”.

Il segretario generale Lega Spi Cgil Chioggia, Mario Gianni, è intervenuto, in questi giorni, sulla vicenda che ha tenuto banco in città e che ha visto una famiglia in difficoltà chiedere aiuto ai Carabinieri. “Da anni il sindacato pensionati della Cgil è presente sia a Chioggia che a Sottomarina, offrendo accoglienza e informazioni utili a quanti si rivolgono alle nostre sedi per le esigenze più varie, pensionistiche e non solo, e la collaborazione con gli uffici comunali e con l’Ulss 3 è una costante degli operatori, proprio per aiutare le persone, soprattutto le più fragili” spiega Gianni.

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 “In altri Comuni del territorio metropolitano, tale attività si è concretizzata con la sottoscrizione di un protocollo che riconosce, proprio a partire dalle amministrazioni comunali, questo valido servizio di supporto e di accompagnamento all’erogazione di Servizi sociali nei confronti dei cittadini, spesso sprovvisti di informazioni e quindi disorientati, supportando la stessa amministrazione pubblica a fronte, non ultimo, della cronica carenza di personale comunale. Con rammarico – conclude Gianni - queste buone pratiche a Chioggia non si sono ancora potute concretizzare, nonostante la ripetuta disponibilità manifestata dal sindacato. Va da sé, che a risentire di questa situazione deficitaria, sia soprattutto la fascia più debole e bisognevole di sostegno dei nostri concittadini”.

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