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Chioggia

“Nella vita nessun copione scritto”

“Ero un bullo”, la vera storia di Daniel Zaccaro che dal carcere minorile oggi è un educatore: la racconta Andrea Franzoso

“Nella vita nessun copione scritto”

CHIOGGIA - "Nella vita non esiste un copione già scritto, fino all’ultimo puoi cambiare il finale". Sono le parole di Andrea Franzoso che lunedì 28 novembre era a Chioggia per presentare il suo libro “Ero un bullo”, tra i più letti in Italia e nei primi posti in tutte le classifiche nazionali. Nel libro Franzoso racconta la vera storia di Daniel Zaccaro. Un ragazzo che vive a Quarto Oggiaro, periferia di Milano. In famiglia il clima è teso, pochi soldi e continui litigi. Cresce nei cortili delle case popolari, ama il calcio e in campo è il più forte, tanto che a dieci anni gioca con la maglia dell’Inter.

Le aspettative su di lui sono altissime, e non vuole deluderle. Ma quando, durante una partita, Daniel manca il gol decisivo, il sogno di diventare un calciatore famoso è infranto per sempre. Alle medie Daniel è un bullo temuto da tutti, carico di rabbia e aggressività. Sente che l’unico modo per guadagnarsi il rispetto è incutere paura e non temere niente, neanche di fare un colpo in banca. E infatti, lui le rapine arriva a farle per davvero, finché finisce al Beccaria, il carcere minorile. E’ considerato un ragazzo perduto, irrecuperabile.

A segnare la svolta, l’incontro con don Claudio, il cappellano del carcere. Daniel viene affidato alla sua comunità, che accoglie i “ragazzi difficili”, e lentamente impara a guardare le cose da una nuova prospettiva. “Si è laureato, fa l’educatore e aiuta altri ragazzi in difficoltà come lo era lui - racconta Franzoso durante la presentazione ospitata nella splendida pinacoteca della Santissima Trinità - nella vita non esiste un copione già scritto, fino all’ultimo puoi cambiare il finale. All’inizio nessuno avrebbe scommesso su di lui. Era il classico ragazzo perduto, di quelli che solitamente la gente etichetta con la frase ‘mettetelo in carcere e buttate la chiave’ e invece grazie a degli adulti che hanno visto in lui delle potenzialità invece di un criminale incallito è diventato un educatore al servizio degli altri”.

La presentazione del libro è stata organizzata dalla cooperativa Titoli Minori con il patrocinio del Comune di Chioggia. Nel mese dedicato ai diritti dei bambini e degli adolescenti la cooperativa ha voluto organizzare l’incontro per portare in città una testimonianza vera e diretta di come gli incontri possano cambiare radicalmente la vita di un bambino o di un ragazzo. In sala erano presenti anche l’assessore ai servizi sociali Sandro Marangon e il consigliere regionale e comunale della Lega Marco Dolfin.

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