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Chioggia
29.11.2022 - 17:29
CHIOGGIA - Le tavolette lignee della facciata di Palazzo Granaio tornano nella loro posizione originaria: un altro passo fondamentale verso la chiusura definitiva del cantiere e la restituzione dello storico edificio alla città.
A partire dalla settimana prossima gli intarsi lignei verranno riposizionati nella loro collocazione originaria, e cioè lungo la facciata esterna del Palazzo, al di sopra delle vetrine dei negozi, prezioso elemento ornamentale. “E’ un intervento al quale l’amministrazione tiene molto - spiega l’assessore ai Lavori pubblici Elisabetta Griso - dopo un lavoro che si è protratto per buona parte del 2022 la ditta Sinopis Restauri, curatrice del recupero, ha provveduto a riposizionare le tavolette”.
Un intervento laborioso quello attuato dagli esperti a causa dello stato di degrado in cui si trovavano gli intarsi, esposti da quasi 200 anni agli agenti atmosferici. Le tavolette erano state rimosse dalla loro sede originaria e catalogate nel 2019 nel corso di un precedente intervento. Quest’anno poi si è proceduto al restauro vero e proprio del rivestimento ligneo in tavole di larice posto a copertura delle mensole e delle travature lignee su cui poggia la muratura perimetrale di Palazzo Granaio. Gli elementi lignei risultavano in avanzato stato di degrado a causa dell’esposizione agli agenti atmosferici e delle manomissioni susseguitesi nel tempo.
“Abbiamo rilevato - ha sottolineato l’architetto Alberta Baldin, direttore dei lavori - numerosi fori, lacune e fenditure che unitamente alla disgregazione materica del supporto ligneo rendevano i pannelli piuttosto fragili”. Visto l’importante stato di degrado è stato necessario sostituire le parti maggiormente rovinate utilizzando porzioni di legno della stessa essenza e tipologia recuperate dalle vecchie tavolette lato pescheria. Nei primi anni 2000, infatti, a seguito di un intervento di consolidamento del solaio di Palazzo Granaio, erano state rimosse alcune tavolette sul fronte Est e successivamente conservate insieme agli arredi lignei della chiesetta, oggetto di un prossimo restauro. Grazie al riutilizzo di porzioni lignee originali è stato assicurato un intervento coerente al periodo storico delle tavolette stesse. Inoltre per facilitare le successive opere di manutenzione, si è provveduto ad applicare gli elementi decorativi recuperati su un supporto anch’esso ligneo per consentire l’eventuale futuro smontaggio senza provocare danni alle finiture stesse. Le fasi di restauro, sono state tutte condivise e concertate con i referenti della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Venezia e Laguna.
“Tra i decori delle tavole campeggia la pigna - ha sottolineato l'assessore Griso - che mi ha riportato alla memoria delle reminiscenze dei miei studi al Liceo. La pigna è un simbolo antico, di valenza assolutamente positiva fin dal tempo dei babilonesi, poi delle civiltà mediterranee, infine assunto dal Cristianesimo. Un simbolo perfetto per corredare il nostro Palazzo Granaio - conclude l’assessore Griso - il magazzino che ha assicurato al popolo la custodita abbondanza del seme per eccellenza, il grano, con cui assicurarsi il pane quotidiano. E ora si appresta a diventare un luogo dove rendere presente e alimentare la cultura della nostra città. Ringrazio il mio professore dell’epoca che mi ha fatto amare la storia dell’arte, un bagaglio importante che mi torna utile in questa mia esperienza di amministratore pubblico”.
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