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Il nuovo regolamento

Tagliola sulla movida: a Sottomarina i locali chiuderanno a mezzanotte

Nel mirino anche piazzale Europa e punta Poli. E anche l'opposizione vota sì.

Tagliola sulla movida: a Sottomarina i locali chiuderanno a mezzanotte

SOTTOMARINA - Cambia il regolamento di polizia urbana: regole ferree e stop alla musica in piazzale Europa e a Punta Poli. Il consiglio comunale ha votato all'unanimità (con soli due astenuti, i consiglieri di Energia Civica Roberto Rossi e Maria Rosa Boscolo Chio) l'introduzione di un nuovo articolo: a piazzale Europa e a punta Poli le attività commerciali dovranno obbligatoriamente chiudere a mezzanotte e non aprire prima delle 6 del mattino; è vietata la consumazione di bevande alcoliche e il loro abbandono al di fuori delle aree dell'esercizio pubblico che le vende ed è vietata qualsiasi forma di musica, sia come intrattenimento musicale, sia per filodiffusione.

Un provvedimento che, com'è già prevedibile, andrà a colpire soprattutto il Budapest Caffè di Adolfo Tiozzo in piazzale Europa, già colpito due volte da altrettante ordinanze del sindaco che, di fatto, imponevano le stesse regole che ora sono state inserite nel regolamento di polizia pubblica e che diventano quindi, non più temporali, ma definitive e sempre valide. Una decisione che ha incassato anche il parere positivo, dal punto di vista giuridico e legale, da parte dei dirigenti comunali.

Il sindaco, in consiglio, ha dato la motivazione dell'intervento: "Abbiamo ricevuto numerose lamentele da parte dei residenti, soprattutto di piazzale Europa, per gli schiamazzi e il degrado dell'area, con ragazzi che bivaccano e fanno confusione fino a tarda notte. Qualcuno ha addirittura difficoltà a vendere il proprio appartamento a causa della situazione. Avevamo già fatto due ordinanze per limitare temporaneamente l'attività nella zona e ora andiamo a fare questo cambiamento del regolamento per cercare di migliorare la situazione. Ci sono sentenze in cui il sindaco e la giunta sono state condannate perchè, essendo a conoscenza del problema, non sono intervenuti. Una scelta quindi, da parte nostra, obbligata e non è escluso che presto dovremo intervenire anche in altre zone della città tra cui via Barbarigo e alcune aree del centro storico di Chioggia".

Un provvedimento che è stato votato anche dall'opposizione che però ha sollevato alcune perplessità: "Lo votiamo perché può essere interpretato come un segnale, un tentativo di intervenire in una situazione difficile dove bisogna assolutamente fare qualcosa - ha sottolineato il consigliere del Pd Lucio Tiozzo - ma attenzione che, in questo modo, si può andare anche a decidere in maniera arbitraria quali sono le attività commerciali che possono vivere o possono morire. Inoltre si corre il rischio di non risolvere il problema, ma solo di spostarlo perché i ragazzi potrebbero continuare a creare disordini in altre zone della città".

"Giusto tutelare i diritti dei cittadini - ha spiegato il consigliere Dem Jonantan Montanariello - ma se facciamo questi provvedimenti anche per tutelare il valore degli appartamenti dei cittadini, chi tutela il valore di un negozio sfitto che non si riesce più ad affittare perché non si possono fare cose che, a 300 metri di distanza, nella via limitrofa, si possono fare?".

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