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Venezia
01.12.2022 - 18:44
VENEZIA - Via libera dall'Unione Europea alla proroga per altri 3 anni che consentirà all'Italia di pescare fino a tutto il 2025 anche le vongole con taglia a 22 millimetri, contro i 25 millimetri imposti nel resto di Europa e, parallelamente, rinnovo del Ccnl per il personale non imbarcato dipendente da cooperative esercenti attività di pesca marittima, attività di maricoltura, acquacoltura e vallicoltura. Due splendide notizie che Alleanza delle Cooperative pesca accoglie con grande soddisfazione.
Nel caso delle vongole, si parla di un provvedimento atteso, vista la scadenza della precedente derogata fissata a fine anno, e indispensabile per la sopravvivenza del comparto. “Sono state comprese e ascoltate le nostre richieste - afferma Alleanza Cooperative - siamo soddisfatti perché senza questo via libera di fatto si sarebbe messo in ginocchio un settore molto importante che conta 20 mila tonnellate pescate l'anno, per un giro d’affari di 60 milioni di euro che diventano 140 milioni considerando l'intera filiera. Una scelta di buon senso che non danneggia la risorsa ed supportata da evidenze scientifiche, che dimostrano come in Italia difficilmente si riescono a raggiungere dimensioni per le vongole che raggiungo i 25 millimetri. Ringraziamo – aggiunge l’Alleanza- i nostri parlamentari europei, la Commissione europea e il comitato tecnico scientifico per aver capito le ragioni degli operatori italiani”.
Per quanto riguarda, invece, il contratto nazionale dei pescatori, era scaduto il 31 dicembre 2021, e ora quello rinnovato copre il quadriennio 2022-2025. L’accordo è stato siglato dalla cooperazione ( Agci-Agrital, Fedagripesca-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare) e dalle parti sociali. “Le difficoltà delle imprese di pesca - afferma la cooperazione - in questo momento sono davvero molte sotto il peso insostenibile del ‘caro bollette’, ma siamo comunque riusciti a dare risposte adeguate, a chi opera nel comparto, sul versate economico e su quello del welfare aziendale”. L'incremento salariale previsto è del 6% e sarà erogato in due tranche: la prima del 3% dal primo dicembre 2022, la seconda, di eguale importo, dal primo marzo 2023. Le parti si sono impegnate ad incontrarsi entro il 31 dicembre del 2023 per valutare soluzioni contrattuali volte alla salvaguardia del potere di acquisto delle retribuzioni.
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