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L'indagine
03.12.2022 - 17:11
Uno dei distributori demoliti dalla banda della ruspa
CHIOGGIA - Nel 2020, tra agosto e dicembre, c'erano stati vari colpi di questo tipo, in Veneto: assalti ai distributori di benzina, condotti con una ruspa, con la quale venivano sradicate le colonnine del self, così da avere libero accesso alle banconote. N
Una serie di colpi che lasciò interdetti per la modalità con la quale venivano messi a segno, di notte, e per l'audacia dei ladri, che agivano, appunto, con una ruspa, provocando un frastuono infernale, senza alcuna speranza di passare inosservati.
A maggio del 2021, tuttavia, gli inquirenti riuscirono a individuare e sgominare la banda. Alla quale viene addebitata una ventina di colpi, a livello veneto. L'indagine venne portata avanti dalla Procura di Pordenone, con i locali carabinieri, che collaborarono, ovviamente, con gli inquirenti delle varie province prese di mira dai furti.
Ora la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone ha richiesto al Giudice per l'Udienza Preliminare l'emissione del decreto che dispone il giudizio nei confronti di tre cittadini di nazionalità romena, di 25 anni, provenienti dalla zona di Galati, per rapina e numerosi furti tutti pluriaggravati. Si profila, quindi, all'orizzonte il processo per il gruppo che sarebbe il responsabile di queste incursioni.
Le indagini hanno consentito anche di ricostruire nei minimi particolari il modus operandi della banda. La ruspa veniva rubata in un cantiere o in una azienda agricola vicino al distributore da colpire, accuratamente mappato nel corso di sopralluoghi. Il gruppo sarebbe stato composto, secondo gli accertamenti, da quattro giovani, uno dei quali, però, morto annegato in fiume, nel quale si sarebbe lanciato per sfuggire agli investigatori.
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