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La polemica

Bragozzo San Nicolò, "morte annunciata, ma per colpa della giunta grillina"

Il consigliere della Lega Dolfin replica alla Baldin: "Faccia mea culpa anziché chiedere soldi".

Dolfin: “Completare le opere del Mose”

Il conigliere regionale della Lega Marco Dolfin

CHIOGGIA - "La Baldin faccia mea culpa anziché chiedere, come sempre, soldi dal bilancio regionale". Il conigliere regionale della Lega Marco Dolfin risponde così alle richieste della conigliere del Movimento 5 Stelle Erika Baldin che, nei giorni scorsi, aveva chiesto fondi da destinare al recupero del bragozzo San Nicolò e della barca da pizzo Contarini.

"Si chiama in causa la Regione per avere visibilità mediatica - replica Dolfin - quando la responsabilità è tutta dell'ex giunta grillina presieduta dall'ex sindaco Alessandro Ferro di cui la Baldin era alfiere. Nessuna manutenzione profonda , attenta e precisa, negli anni, è stata fatta. Mai un ricovero in uno 'squero', per un rimessaggio, per una carena, per un cambio di fasciame e questo purtroppo è il risultato. Possiamo dunque parlare di una vera 'morte annunciata' , dovuta all’incuria e alla mancata attenzione verso il bragozzo Contarini. Era il 2016 quando si è cominciato a chiedere all’amministrazione pentastellata di intervenire visto che c'erano risorse funzionali da bilancio. Lo stesso è stato fatto per la barca da pizzo. Nessuno ha mosso un dito fino a quando, nel 2019, è affondata. La Baldin - conclude Dolfin - faccia mea culpa anziché chiedere fondi alla Regione per le loro mancanze".

L'amministrazione comunale sta comunque cercando di recuperare il bragozzo: "Nessuno vuole perdere tradizioni come queste - sottolinea il consigliere regionale e comunale della Lega - ma servono 300mila euro difficili da trovare e dobbiamo anche essere realisti, sennò si rischia di fare lo stesso sbaglio precedente".

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