Crocieristica, Chioggia si smarca da Venezia

CHIOGGIA - Numeri da record delle crociere, l’amministrazione comunale punta al bis nel 2023. Le cifre e le prospettive per il futuro sono state rese note dal sindaco Mauro Armelao durante un convegno organizzato nei giorni scorsi all’auditorium per discutere del futuro turistico del territorio. Una tavola rotonda a cui ha partecipato anche, in collegamento esterno, Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’Autorità Portuale di Venezia e Chioggia. Sono stati addirittura 8mila i passeggeri arrivati a Chioggia nel 2022 utilizzando le navi da crociera Viking, mentre, nel 2023, è in programma l’arrivo di ben 36 navi che, come sempre, attraccheranno al porto di Isola Saloni.

Dovrebbe essere sempre la Viking la società che utilizzerà Chioggia come porto d’approdo, anche se, visto il successo ottenuto nel 2022, anche un’altra compagnia ha chiesto informazioni per cercare di inserirsi in extremis. “I turisti americani e canadesi - ha spiegato il sindaco Mauro Armelao - sono rimasti affascinati da Chioggia che non è la piccola Venezia ma, come ho ripetuto molte volte, una meta autonoma con una storia e delle tradizioni proprie”.

E per promuovere il territorio e far conoscere Chioggia nel mondo si stanno studiando anche nuove forme di marketing e di pubblicità. Interessante è stato l’esempio portato a Chioggia da Rodolfo Ademollo, amministratore delegato di Arezzo Intour. Dal 2021 la città toscana ha deciso di dotarsi della Fondazione Arezzo Intour, che vede come socio fondatore il Comune di Arezzo ma che è aperto anche ad altri enti, pubblici e privati. Gli obiettivi sono: far conoscere Arezzo con azioni di Brand Identity, Brand Awareness, Brand Reputation e Loyalty, migliorare informazione e accoglienza attraverso il potenziamento dei servizi e l’attivazione di nuove forme di collaborazione; aumentare l’incoming turistico attraverso marketing digitale e servizi innovativi. Di fatto, si è studiato un modello di business interessante per far uscire la località toscana dall’ombra di città dal “peso specifico” importante come Firenze, Pisa o Siena. Un’idea che potrebbe essere interessante anche per Chioggia.