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Cavarzere
11.12.2022 - 18:29
CAVARZERE - Il centro antiviolenza di Cavarzere ha una storia che risale al 2019 e precisamente è partito il 19 giugno del 2019, fortemente voluto dall’amministrazione comunale in seguito ad un episodio che ha sconvolto la Città e cioè la scomparsa di Maila, una ragazza che ha perso la sua vita proprio a causa di una terrificante violenza perpetrata dall’ex marito, proprio da chi, invece, avrebbe dovuto amarla.
Proprio in questi giorni, la coordinatrice del servizio Rosaria Dell’Aversana ha voluto fare il punto della situazione a Cavarzere e fare un bilancio di questo ultimo anno di attività. “Se si prendono in considerazione i dati che abbiamo da ottobre 2021 a ottobre del 2022 giusto per avere un anno di riferimento, possiamo dire che sono state prese in carico 6 donne - ha spiegato la coordinatrice - in genere l’autore della violenza nel 80% dei casi è l’ex marito o l’ex compagno. Siamo nella media della donna sui 30-40 anni sia diplomate che laureate, dati questi che vanno a confermare quello che è il trend nazionale. Questo a dimostrazione che ci sono legami che finiscono, ma la cui fine non viene accettata. La maggior parte delle donne che si rivolgono possono essere occupate oppure disoccupate. Diciamo che se si ha una certa autonomia dal punto di vista economico le cose di solito si risolvono un po’ più facilmente, ma non è detto. Per chi non ha un lavoro la Regione mette a disposizione un fondo denominato di ‘Fuoriuscita’ che è una dotazione economica che consenta di far fronte alla situazione”.
Di questi sei casi che sono stati presi in carico dal centro antiviolenza di Cavarzere ce ne sono stati tre in cui c’è stato bisogno di mettere in protezione la donna. “Significa che la donna che ci ha chiamato doveva essere immediatamente allontanata dal proprio contesto familiare perché ritenuto pericoloso - ha continuato la coordinatrice - noi abbiamo a disposizione delle strutture nonché delle convenzioni con altre dove viene ospitata in sicurezza la donna”.
Il 70% delle donne che contattano il Centro antiviolenza ha subito violenza di tipo fisico, ma anche la violenza psicologica non è da sottovalutare. “C’è chi denigra la donna - ha concluso la coordinatrice - negli ultimi anni sta prendendo piede anche la violenza economica cioè quando l’uomo controlla tutte le sue spese ancora di più quando non c’è l’autonomia e quindi non c’è la libertà di poter prendere qualcosa di soldi dal proprio conto corrente. Infine, il dato sulla violenza sessuale c’è, ma a Cavarzere per fortuna è molto basso, poi ci sono stati due episodi di stalking”. Lo sportello del centro antiviolenza è attivo nel consultorio familiare del Distretto 4 dell’Ulss 3 Serenissima, in via Nazario Sauro, il mercoledì dalle 14 alle 17 e il venerdì dalle 9 alle 13. E’ attivo inoltre un numero verde h24 che è l’800 19 53 59.
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