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Chioggia

Tutelare le donne nella pesca è la salvaguardia del settore

Il Flag Gac Chioggia Delta del Po ha presentato i risultati del progetto "Donne nella pesca"

Tutelare le donne nella pesca è la salvaguardia del settore

CHIOGGIA - Tutelare le donne nel settore della pesca. Un progetto che ha messo insieme cinque Flag (Fisheries local action group) italiani, con capofila il Flag Gac Chioggia Delta del Po. E venerdì 16 dicembre a Palazzo Grassi, accanto al presidente Marco Spinadin, a presentare “Donne nella pesca” erano presenti i sindaci dei territori sui quali insiste il gruppo: Mauro Armelao per Chioggia, Roberto Pizzoli per Porto Tolle, Michele Grossato per Rosolina e Valeria Mantovan per Porto Viro (con l’assessore alla Pesca Michele Capanna che l’ha poi sostituita). In sala il Flag Costa dell’Emilia-Romagna - Delta 2000, il Flag Marche Centro, il Flag Costa di Pescara e il Flag Alto Tirreno Toscano.

Nella conferenza stampa di presentazione della tavola rotonda conclusiva del progetto, Spinadin ha esordito ringraziando chi lo ha curato, dall’architetto Laura Mosca al direttore Andrea Portieri. “Un progetto per riconoscere il ruolo della donna nel settore pesca e acquacoltura - le sue parole - un progetto che parla del futuro, del ricambio generazionale in questo settore e che sottolinea l’importanza della formazione per chi già lavora e chi intraprende questo mestiere”.

Poi a ruota gli interventi dei sindaci. “Il Flag è quel soggetto che ci permette di fare squadra, e di questo c’è bisogno - le parole di Armelao - in una città come Chioggia che è la capitale della pesca, le donne sono il valore aggiunto sotto tutti i punti di vista”. Il collega Pizzoli ha invece ricordato come a Porto Tolle la metà dei 1.500 addetti dell’acquacoltura sia donna: “Il riconoscimento e la loro tutela dovrebbero già esserci, e questo lo all’Europa perché tutto parte dalle direttive europee”. Grossato ha ribadito l’importanza della progettualità “che unisce i territori. Riguardo al ruolo che ha una donna, valorizzarlo e tutelarlo è come difendere l’intero comparto della pesca” L’assessore Capanna ha sottolineato la leadership che le donne in questi anni stanno assumendo “e va riconosciuto il loro impegno nella società. E questo progetto promuove il loro ruolo, mira a migliorare la loro qualità della vita”. La stessa Mantovan, prima della conferenza, aveva avuto modo di sottolineare la grande maturità ed efficienza del Flag Gac Delta del Po che ha messo in sinergia gli altri Flag: “Col progetto si parla del ruolo e della professionalità delle donne, delle discriminazioni di genere da superare, un argomento quanto mai attuale affrontato coinvolgendo più enti, come tanti altri dovrebbero essere affrontati”.

Al termine della conferenza, l’inizio della tavola rotonda, alla quale ha partecipato l’assessore regionale alla Pesca, Cristiano Corazzari. “Riconoscere l’apporto professionale del mondo femminile nella pesca e nell'acquacoltura ci permette di consolidare azioni volte al generale miglioramento della qualità di vita e del lavoro femminile e di conseguenza di tutta la comunità - le sue parole - il comparto della pesca professionale, dell’acquacoltura, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti ittici, nel Veneto ha delle peculiarità e delle potenzialità specifiche che debbono essere sostenute e valorizzate utilizzando tutti gli strumenti e le risorse a disposizione”.

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