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Vigilia di Natale

L'ordinanza anti alcol a Mestre funziona

Nessuna telefonata per molestie alcoliche

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VENEZIA - Una vigilia più tranquilla degli anni scorsi. Nonostante l'ordinanza anti "messa alcolica" del sindaco, i ragazzi di Mestre si sono riversati per strada in centro nella notte di Natale. Ma, per la prima volta da anni, la sala operativa della polizia locale non ha registrato neppure una chiamata per disturbo della quiete, una bella novità rispetto alle decine e decine di telefonate che i vigili ricevevano puntualmente nella notte tra vigilia e Natale. Così riporta il Corriere Veneto.
 

In centro a Mestre, comunque, era difficile trovare un angolo senza un picchetto di ragazzi con un bicchiere in mano: i bar di piazza Ferretto e via Palazzo erano pieni, in via Perio c’era gente ovunque e corte e calle Legrenzi erano tanto piene da rendere difficile il passaggio; tantissimi anche in piazzetta Coin, all’angolo con calle del Sale: è qui che normalmente venivano allestiti i gazebo con le pentolone di vino caldo, che questa vigilia non si sono visti, ma il bar all’angolo ha comunque riempito il suo plateatico allargato di persone. 


  
L’ordinanza «anti-messe alcoliche» voluta dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha vietato musica dal vivo, dj set (ma pure lo stereo se a volume troppo alto) così come l’asporto di bevande alcoliche all’esterno dei locali (tecnicamente già inibito dalle 20 all’alba, con l’attuale regolamento comunale); il testo della norma riguardava tutto il territorio cittadino, ma ovviamente ad essere sorvegliato speciale era il triangolo di Mestre compreso tra piazza Ferretto, piazzetta Coin e piazzale Donatori di sangue dove per tradizione si riuniscono i fuggitivi di veglie e cenoni della vigilia. Una tradizione decennale per la terraferma veneziana, favorita da molti locali che predisponevano nei loro plateatici - quando non nelle piazzette pedonali del centro - marmittoni di vin brulé e spine di birra, oltre a qualche coppia di diffusori abbastanza potenti da farsi sentire anche sopra il chiacchiericcio degli auguri. 
 

Bandite le feste
Ecco allora che dalle 22 di sabato alle 6 di domenica sono state bandite le feste nei locali e su suolo pubblico "in tutto il territorio comunale, entro il raggio di duecento metri dalle chiese e dagli altri edifici dedicati al culto, nonché i pubblici esercizi che si trovano, fino a un raggio di 200 metri dalle zone vincolate della città".

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