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Chioggia
31.12.2022 - 06:01
CHIOGGIA - Pioggia di critiche per le dichiarazioni della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Erika Baldin, che aveva espresso la sua preoccupazione per una possibile chiusura del punto nascite dell’ospedale di Chioggia dopo che, quest’anno, è sceso sotto la soglia dei 500 parti. Marco Dolfin, consigliere regionale della Lega, è il più duro: “Credo che la consigliera Baldin abbia deciso di lanciare anticipatamente i fuochi d’artificio pieni di allarmi anziché di auguri. La sua uscita è del tutto ingiustificata e alla fine si ottiene solo un effetto boomerang negativo. Chi ha mai detto che il reparto nascite è a forte rischio chiusura? Chi ha detto che sarà depotenziato? Se la collega si basa sui dati relativi al 2022 sull’area veneziana, si renderà conto che le nascite non solo in Veneto, ma in tutta Italia sono in diminuzione: si chiama denatalità. Non ha senso neanche dire che il reparto dell’ospedale di Mirano è l’unico ad avere numeri positivi perché bisognerebbe ricordare che il motivo è la chiusura di quello di Dolo”. “Suona assai paradossale la richiesta di una mobilitazione generale di tutte le forze politiche, di tutti i consiglieri eletti nel territorio, di fare squadra per salvare il punto nascita e l’intero servizio” aggiunge Dolfin secondo cui la preoccupazione non dovrebbe esistere visti i numerosi investimenti fatti dall’Ulss 3 Serenissima. “Nella primavera 2023 - conclude Dolfin - la messa a regime del centro di procreazione assistita farà da collante con il reparto di Ostetricia e Ginecologia e diventerà una eccellenza del territorio. Ha fatto bene quindi la direzione dell’Ulss 3 a sottolineare e chiarire tale posizione, sgombrando nel nascere tali inopportune denunce”.
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Non è preoccupata nemmeno la consigliera comunale di maggioranza Francesca Donà, con delega alla Sanità e all’ospedale di Chioggia. “Il nuovo centro di procreazione mediamente assistita - ricorda - potrà costituire un vero e proprio volano per quanto riguarda le nascite in città, perché fungerà da polo di attrazione per il nostro ospedale rispetto a tutta l'area vasta. Resta il fatto che è compito della politica cercare di invertire una tendenza negativa. Come amministrazione, anche attraverso la creazione di una delega consiliare ad hoc, abbiamo iniziato un percorso di collaborazione e di confronto con l’Ulss 3: in un incontro tenutosi i primi giorni di dicembre abbiamo discusso, assieme alla dirigenza dell’ente, dell’attuale situazione della ‘nostra’ sanità (ospedaliera e territoriale), evidenziando alcune criticità e rimarcando che l’amministrazione Armelao si batterà sempre per la tutela del nostro ospedale. Abbiamo chiesto, poi, all’Ulss 3, diversi dati, alcuni dei quali ci sono stati forniti proprio in questi giorni, a conferma del percorso condiviso che si è deciso di principiare. Questo denota un approccio dell’amministrazione Armelao a 360 gradi ed è in tale prospettiva che dobbiamo continuare a lavorare per la città”. “In questa ‘partita’, la nostra parte, come amministrazione comunale, sarà quella di cercare di creare le condizioni tali per cui una giovane coppia possa serenamente decidere di avere dei figli nel nostro Comune - conclude Donà - siamo al lavoro anche su questo fronte”.
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