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Chioggia
03.01.2023 - 20:12
SOTTOMARINA - Gli aumenti da record dei canoni delle concessioni demaniali marittime preoccupano anche gli operatori turistici di Sottomarina e Isola Verde. Nel 2023 saranno più alti del 25,15% in base a quanto deciso dal ministero delle Infrastrutture, comunicando la consueta variazione dei canoni balneari in base agli indici Istat. Per le associazioni degli stabilimenti balneari si tratta dell’aumento più elevato mai avvenuto, calcolato facendo la media sul paniere Istat tra i prezzi all’ingrosso e i prezzi al dettaglio del 2022.
“Gli adeguamenti Istat ci sono sempre stati, certo il 25% è un aumento importante soprattutto per chi ha concessioni grandi come nel caso di molti operatori di Sottomarina e Isola Verde - il commento di Gianni Boscolo Moretto, presidente di Gebis - aumenti che arrivano in un momento già difficile per costi materie prime aumentati, caro energia, aumento Tari. Si continua ad alzare l’asticella per il settore balneare che rimane in Italia e nel Veneto un settore trainante per l’economia e importantissimo. Ma nel contempo non ci sono garanzie dato che ancora non ci sono i decreti attuativi della direttiva Bolkestein. Con l’amministrazione comunale si sta comunque lavorando per trovare soluzioni per l’impatto di quest’ultima”.
E proprio il sindaco di Chioggia, Mauro Armelo, aggiunge: “L’adeguamento Istat dei canoni demaniali c’è ogni anno, l’anno scorso c’era stato un aumento del 7,95%, nel 2020 una riduzione dello 0,75%. E’ vero che un aumento così sensibile non c’è mai stato, ma questa non è frutto di una scelta politica fatta dal ministro Salvini”. “La politica, però, deve fare la propria parte: se è vero, come è vero, che i concessionari demaniali marittimi si sono sempre espressi favorevolmente ad una revisione dei canoni, questa non può essere disinserita da una riforma strutturale della normativa in materia di concessioni - la riflessione di Armelao - gli operatori non possono vivere una condizione di ‘sfrattati’ e nel frattempo subire degli aumenti sensibili. La questione va rivista in termini generali: questo governo ha dimostrato in più occasioni vicinanza al mondo degli imprenditori balneari e di avere molta sensibilità per le loro problematiche e per questo sono certo che le azioni a loro tutela non mancheranno”. “A livello locale stiamo predisponendo una serie di iniziative anche normative che vanno nella direzione di contemperare gli interessi degli operatori con una crescita della città” conclude Armelao.
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