Chioggia e Cervia, dal calendario al gemellaggio

CHIOGGIA - Presentato sabato 7 gennaio il calendario “Un mare che unisce: Cervia-Chioggia, un legame storico”, curato da Renato Lombardi, il preludio ad un gemellaggio tra le due città. Una realizzazione resa possibile dall’impegno del Circolo Pescatori di Cervia “La Pantofla” in collaborazione con la ditta “La Dragaggi” di Luciano Boscolo Cucco ed il patrocinio dei Comuni di Chioggia e di Cervia, oltre che dell’associazione Lagunari Alta di Chioggia.

A fianco del presidente del consiglio comunale Beniamino Boscolo Capon e di Luciano Boscolo Cucco, c’era ieri il presidente del consiglio di Cervia Giovanni Grandu. Due presidenti che assieme coltivano il desiderio di portare avanti questo percorso di amicizia che dura da tantissimo tempo con un gemellaggio “che però non sia solo su carta - ha spiegato Beniamino Boscolo - ma sia fatto di atti concreti e iniziative”. Il calendario documenta aspetti storici e gastronomici della tradizione e vocazione marinara delle due città e già il 23 dicembre scorso l’amministrazione comunale, rappresentata sempre da Beniamino Boscolo, era stata accolta a Cervia alla prima presentazione, dove tra i vari interventi si esprimeva apprezzamento per l’iniziativa con la volontà di rafforzare appunto il rapporto di amicizia e di collaborazione tra le due realtà comunali.

“Gli elementi di diversità tra le due città - ha sottolineato Beniamino Boscolo - sono una fonte di ricchezza reciproca che ci fa mettere insieme le nostre tradizioni, la nostra cultura, la nostra amicizia. Questo ennesimo appuntamento rende ancora più vero il rapporto tra le nostre comunità”. Particolare interesse ha destato il recupero delle ricette della gastronomia marinara, come espressione della cultura materiale del territorio: metà delle ricette del calendario fanno riferimento alle tradizioni gastronomiche cervesi e metà a quelle chioggiotte. Ma il legame storico, contrassegnato dalle immagini del calendario, è un rapporto che parte da lontano, tra l’800 e i primi del ’900, quando numerosi pescatori di Chioggia emigrarono proprio a Cervia, con i loro “bragozzi” e le “vele a terzo”.