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La storia
10.01.2023 - 13:52
Damiano Tommasi ha portato in Ucraina il materiale raccolto a Cona, e si è vestito da Babbo Natale per i bambini di due orfanotrofi
CONA - Tutto è arrivato a destinazione, con qualche difficoltà, certo, ma ogni cosa donata dai cittadini di Cona è approdata in Ucraina, anche Babbo Natale.
E’ stata davvero una gara di solidarietà resa possibile grazie al grande cuore e al coraggio di Damiano Tommasi, 69 anni, residente a Rosolina e vice presidente dell’associazione Raggio Celeste. Damiano si è preso carico di portare di persona i beni raccolti a Cona e di consegnarli nel Paese colpito dalla guerra.

A bordo di un furgone Mercedes è partito per l’Ucraina proprio il giorno di Santo Stefano insieme ad Albert Woyciech Skretowski, un amico e volontario polacco che ha fatto da interprete. Alla raccolta di beni alimentari fatta dai cittadini di Cona e coordinata dalla Protezione civile si sono aggiunti poi altri gruppi che hanno donato cioccolato e panettoni.
Il viaggio è stato a dir poco rocambolesco, ma Damiano Tommasi è riuscito lo stesso ad arrivare a destinazione. Sì, perché entrare in un Paese in guerra non è così semplice, e nemmeno uscirne. “Siamo arrivati in Ucraina e siamo stati accolti dal sindaco Igor Yavorskiy del Comune di Boryslav in provincia di Drohobych che insieme ad un capo scorta ci ha accompagnati dal confine fino all'orfanotrofio - ha spiegato Damiano Tommasi - quando è stata fatta la raccolta non si trovavano pulmini ed era anche il mio desiderio andare a vedere di persona com'era la situazione in quei luoghi e quindi mi sono organizzato per partire. Un amico mi ha aiutato ad avere un lasciapassare e ho dovuto presentare anche una lettera scritta da un sindaco ucraino per poter oltrepassare il confine”. Damiano una volta arrivato alle porte del Paese colpito dalla guerra ha esibito tutta la documentazione ed è riuscito a passare.

“Quando si entra in Ucraina è tutto schermato e internet non funziona più - ha spiegato - abbiamo dovuto acquistare una scheda per arrivare a destinazione con il navigatore”. Alla raccolta di Cona si sono aggiunti anche altri benefattori. “Sì, 100 chili di cioccolato della ditta del Conte e almeno 100 panettoni dati da Franca Lovisetto del gruppo E vent sociale di Fontaniva - ha continuato Damiano - il giorno dopo mi sono vestito da Babbo Natale e suonando i miei campanelli sono stato in due orfanotrofi, uno dei quali ospitava bambini diversamente abili. E’ stato un momento magico e molto emozionante per me. Mi hanno accolto con grande entusiasmo. Ho distribuito cioccolata, caramelle, regali e ho fatto un discorso toccante. Il mio messaggio di pace è stato trasmesso nei siti ucraini nel mondo”.

Momenti di paura, invece, al rientro a casa. “Indossavo un giubbotto antiproiettile - ha concluso Tommasi - ad un certo punto sono suonate le sirene perché il 27 vi era stato un lancio di 200 missili russi quindi sono venuti a prenderci con il blindato e ci hanno fatto stare dentro al bunker fino alle 9”.
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