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Cavarzere

Ipab, “no” alla richiesta di sospensiva

Ora gli organi competenti dell'Ipab dovranno convocare il cda per insediare i nuovi componenti

Ipab, “no” alla richiesta di sospensiva

CAVARZERE - Il Consiglio di Stato ha rigettato la richiesta di sospensiva che le componenti del consiglio di amministrazione dell’Ipab “Danielato” Ilaria Armarolli e Luciana Mischiari che avevano chiesto rispetto alla sentenza del Tar Veneto dello scorso ottobre, nella quale il tribunale veneto aveva, di fatto, sancito la decadenza degli altri tre componenti del cda, il presidente Andrea Orlandin e i consiglieri Bruno Cassetta e Valentino Ruggini. L’ordinanza del Tar è arrivata lunedì 16 gennaio, dopo l’udienza di giovedì scorso, e di fatto ha rimandato al prossimo marzo la definizione del secondo grado di giudizio.

Respinta la sospensiva, ora gli organi competenti dell’Ipab “Danielato” dovrebbero convocare il consiglio di amministrazione per insediare i nuovi componenti nominati dall’amministrazione comunale di Cavarzere. La decadenza del consiglio di amministrazione della casa di riposo cavarzerana risale allo scorso ottobre, quando il Tar del Veneto accolse parzialmente il ricorso di due dei cinque consiglieri contro l’annullamento della loro nomina, ma non il ricorso dell’ente per tutti.

Nel febbraio del 2022, infatti, il sindaco Pierfrancesco Munari aveva decretato l’annullamento d’ufficio delle nomine del cda dell’Ipab operate nel settembre precedente dal sindaco uscente, Henri Tommasi. Gli incarichi infatti, erano stati disposti da Tommasi, prima della scadenza del suo mandato e in piena campagna elettorale; un atto considerato illegittimo dal nuovo sindaco Munari il quale aveva ritirato in autotutela la nomina di Valentino Ruggini, Luciana Mischiari, Ilaria Armarolli, Bruno Cassetta e Andrea Orlandin, annullando d’ufficio le nomine sindacali di rappresentanza comunale. A questo atto si erano opposti due consiglieri, Armarolli e Mischiari, ricorrendo al Tar, insieme allo stesso Ipab.

Il Tar, con sentenza del 28 settembre scorso, ha annullato il provvedimento impugnato dai due solo per quanto riguarda la loro nomina, per questo motivo sono rimasti in carica. Ma ha di fatto messo una pietra tombale sull’annullamento della nomina degli altri tre - tra i quali c’è l’attuale presidente Orlandin - di fatto sottolineando che gli stessi non solo non avevano fatto ricorso, ma che quello proposto dall’Ipab “Danielato” “ad adiuvandum” ai due dei consiglieri confermati, non può essere accolto, in quanto l’ente Ipab non dovrebbe avere alcun interesse a sostenere uno o l’altro consigliere nominato dal Comune e quindi, di fatto, sottolineando che la nomina dei futuri tre consiglieri da parte del sindaco ripristinerà le funzionalità del consiglio di amministrazione.

Nel frattempo, lo scorso novembre, il sindaco Munari ha nominato le tre figure: si tratta di Paolo Pavanato, Mirco Crepaldi e Katia Pacchiega. Da novembre era anche intervenuta la Regione Veneto invitando la direzione dell’Ipab “Danielato” a convocare il consiglio di amministrazione per ripristinarne le funzioni. Ma, di fatto, attualmente, sono ancora in carica i cinque consiglieri nominati dall’ex sindaco Tommasi, e questo nonostante la sentenza del Tar e la lettera della Regione.

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