"Armi nel bus, servono azioni di contrasto alla criminalità"

VENEZIA - “Ancora una volta a bordo di un bus Actv si è verificato un episodio gravissimo che avrebbe potuto portare a conseguenze tragiche senza la prontezza di spirito e il sangue freddo del conducente del mezzo". Marco Dolfin, consigliere regionale della Intergruppo Lega-Liga Veneta, interviene dopo l'episodio verificatosi martedì scorso a Mestre quando un passeggero è stato trovato in possesso di un coltello da 15 centimetri ed è stato fermato dalla Polizia, allertata dall'autista.

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"Non possiamo lasciare ulteriormente che gli autisti e il personale Actv in generale siano messi ancora così in pericolo, né che si continui a dare un’immagine di insicurezza della nostra città - prosegue - è urgente che le amministrazioni locali e l’azienda stessa mettano in atto azioni di contrasto efficaci”. "Il 34enne alla guida del bus è stato bravissimo: non solo si è accorto di quanto stava accadendo e del pericolo rappresentato da questo passeggero, ma è stato anche in grado di gestire la situazione nel migliore dei modi - aggiunge - ha avuto la prontezza di fermare il mezzo e mantenere la calma, senza generare panico tra le persone a bordo del bus che potevano essere messe in pericolo se l’uomo armato avesse perso il controllo. E' stato grazie a lui se la polizia ha potuto poi bloccare questo balordo".

"Episodi come questi, però, sono sempre più frequenti, e spesso a fare le spese di questi personaggi sono proprio gli autisti Actv - ribadisce in conclusione Dolfin - purtroppo, nonostante le continue denunce, alcune zone di Mestre di sera si trasformano e restano in balia di delinquenti. C’è bisogno di maggiore attenzione e controlli, in terraferma così come in centro storico, dove i borseggiatori pensano di poter agire indisturbati agli imbarcaderi e a bordo dei battelli. Non possiamo più permettere che passi l’idea di Venezia come di una città pericolosa: abbiamo un tesoro per le mani, è nostro dovere valorizzarlo e custodirlo”.