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Ater Venezia, una fondo per recuperare gli alloggi

Sono oltre 300 quelli sfitti in concessione ai Comuni. Un fondo da 40 milioni di euro con la Cdp

Gli affitti Ater si possono pagare oltre la scadenza

VENEZIA - La Seconda commissione consiliare permanente, presieduta da Silvia Rizzotto (Lega/LV), vicepresidente Jonatan Montanariello (Pd), ha ospitato in audizione Fabio Nordio, il presidente dell'Ater di Venezia, in ordine alle progettualità future dell'ente. L’audizione è stata richiesta dal vicepresidente Montanariello e dai colleghi Dem Zottis e Zanoni per fare chiarezza alla luce di notizie di stampa che parlavano della creazione di un Fondo immobiliare, con interessamento di centinaia di alloggi.

Il presidente dell’Ater di Venezia ha spiegato che è allo studio l’eventuale fattibilità di una operazione di finanza straordinaria. In sintesi: Ater Venezia è proprietaria di 1.026 alloggi non erp, che sono stati concessi in convenzione ai Comuni, con affitti calmierati. Rimangono 300 immobili, sfitti, bisognosi di ingenti interventi di ristrutturazione. Per finanziare questi interventi, finalizzati a riqualificare il patrimonio pubblico Ater, con una spesa presunta di circa 40 milioni di euro, verrebbe istituito un Fondo immobiliare, di durata ventennale; Ater Venezia, a cui rimarrebbe la gestione tecnica degli immobili, cederebbe il diritto di superficie degli alloggi.

I soci del Fondo sarebbero appunto Ater Venezia e Cassa depositi e prestiti, alla quale spetterebbe effettuare la stima degli immobili. E' prevista l’emanazione di un bando pubblico per individuare il soggetto chiamato a gestire il Fondo. Trattandosi di alloggi non di edilizia residenziale pubblica, con l’operazione finanziaria che è allo studio non verrebbero danneggiati in alcun modo i soggetti richiedenti alloggi erp.

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