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Chioggia

"Non restiamo indifferenti al virus dell'odio e della violenza"

Celebrato il Giorno della Memoria con una cerimonia lungo Corso del Popolo

CHIOGGIA - "Oggi il virus della violenza, dell'odio, della sopraffazione contagia le nostre realtà: non restiamo indifferenti". Con queste parole il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, ha concluso il breve discorso durante la cerimonia del 27 gennaio, Giorno della Memoria, davanti alla Loggia dei Bandi lungo Corso del Popolo.

Erano presenti le autorità civili, militari e religiose: insieme al sindaco la giunta comunale, i consiglieri regionali Marco Dolfin ed Erika Baldin, l'eurodeputata Rosanna Conte, il vescovo di Chioggia Giampaolo Dianin. Il ritrovo di fronte al palazzo municipale in corso del Popolo, poi il tradizionale alza bandiera di piazzetta XX Settembre, quindi le allocuzioni alla Loggia dei Bandi e, successivamente, la deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti e sulla lapide commemorativa nella biblioteca comunale dedicata ai chioggiotti vittime dei campi di concentramento.

Alla celebrazione erano presenti gli allievi della Sezione Musicale dell’istituto Pellico, che hanno accompagnato la cerimonia. E, a leggere un breve discorso, anche il sindaco dei ragazzi, Sara Turcato, prima dell'allocuzione di Armelao. "Poco più di 20 anni fa veniva istituito il Giorno della Memoria, dedicato al ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti - ha ricordato il sindaco Armelao - una giornata simbolo, perché il ricordo della storia che è stata possa fungere da monito per la storia che sarà. Il 27 gennaio 1945 la liberazione di Auschwitz rivelava al mondo, per la prima volta, il genocidio in tutta la sua mostruosità. 'Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo' ha detto Anna Frank, e noi, cosa possiamo fare? Possiamo tenere vivo il ricordo del baratro nel quale può cadere l’uomo e allo stesso tempo combattere l’indifferenza. La stessa che 80 anni fa lasciò che accadesse l’orrore".

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