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ECONOMIA
27.01.2023 - 18:34
Il sindaco di Chioggia Mauro Armelao
CHIOGGIA - Armelao difende la realizzazione del vertiporto: “Il progetto ci proietta direttamente nel futuro prossimo. Le altre infrastrutture non verranno lasciate indietro”.
All’indomani della presentazione all’aeroporto Marco Polo di Venezia del progetto di realizzazione del primo vertiporto del Veneto a Chioggia, il sindaco torna sull’importante infrastruttura, assicurando anche che l’attenzione verso altri progetti come l’aumento della sicurezze della statale Romea, il collegamento ferroviario e il raddoppio dell’Arzeron non saranno trascurati.
“L’utilizzo dei droni - spiega - è il nuovo paradigma della mobilità sostenibile del futuro. La nostra Chioggia sarà così presente con un proprio vertiporto. Se ne occupa UrbanV, società nata dalla collaborazione tra gli aeroporti di Venezia, Bologna, Roma e Nizza proprio per gestire la mobilità urbana del futuro. Le potenzialità dei droni sono molteplici: trasporto merci, trasporto persone (turisti e cittadini residenti) ma soprattutto trasporto in ambito sanitario, quindi medicinali urgenti o trasporto di organi per interventi salvavita. Immaginate accorciare i tempi quando si tratta della nostra salute! Quindi le potenzialità di questa tecnologia avanzata di mobilità urbana ad emissioni zero e altamente sostenibile è duttile”.
Il tutto senza trascurare le arterie stradali, di cui la città è molto carente: “Non verrà meno - continua Armelao - il mio impegno di sindaco nell’agire per risolvere le problematiche decennali della nostra viabilità ordinaria: la Romea in primis e poi il collegamento ferroviario con Padova e Venezia, il raddoppio dell’Arzerone oltre che la messa in sicurezza di tanti tratti di strada che attraversano il nostro territorio. Il drone non va certo a sostituire l’utilizzo delle strade. Ma Chioggia, settimo comune del Veneto e secondo Comune della provincia, città di interesse turistico con un crescente arrivo di crociere (quest’anno saranno 36) non può farsi trovare impreparata a questa sfida. Immaginiamo tra quattro-cinque anni a quale diffusione sarà arrivata questa tipologia di mobilità, noi oggi non possiamo perdere questo treno”.
“Non possiamo lasciare - conclude Armelao - che questa resti un’occasione persa come tante altre del passato che oggi ci vedono senza una strada sicura di collegamento e senza una linea ferroviaria. Non confondiamo la lana con la seta, non disperdiamo l’attenzione dal successo che sta suscitando questo progetto. Un collegamento diretto non solo con l’aeroporto di Venezia ma anche, a tendere, con altre città, è un orgoglio per Chioggia, un orgoglio per i cittadini e per le categorie economiche e turistiche”.
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