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LA STORIA
27.01.2023 - 18:55
"Ha una tempra eccezionale". Lo hanno notato subito, i soccorritori. Ma anche questo rende comunque difficile non parlare di un miracolo, a proposito di quanto accaduto a un imprenditore operante nel settore del legname, di 54 anni, nato e residente in Polesine.
Lo scialpinista è stato recuperato, vivo, dopo 20 ore sotto una valanga, in Val Badia, in Alto Adige. Aveva una temperatura corporea di 23°, quando lo hanno recuperato. In condizioni estreme, ma vivo. Ed è questo a fare la differenza. Tutta la differenza del mondo.
Gli ha salvato la vita Arva. Il sistema che, in caso di valanga, segnala incessantemente la posizione della persona sepolta ai soccorritori. Questi, quando sono arrivati in zona, hanno visto spuntare un guanto, da sotto la neve. E hanno cominciato a scavare. Non ci credevano davvero neppure loro, di avere riportato alla luce una persona, viva, invece che un corpo ormai esanime.
L'allarme era scattato nella notte di giovedì 26 gennaio, nella zona dell’Alpe di Fanes. L'uomo, appassionato scialpinista, era da solo, in un campeggio sulle Dolomiti. E' stata la figlia, vedendo che, per tutta la giornata non riuscita a contattare il padre, neppure solo via messaggio, a segnalare che qualcosa non andava. Le ricerche sono subito partite e, nella mattinata successiva, la svolta.
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