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AMMINISTRAZIONE
28.01.2023 - 16:51
L’assessore al bilancio Pier Luigi Serafini,
CHIOGGIA - Comune sotto organico e limiti di spesa imposti dall’alto: anche Chioggia deve fare i conti con i grossi problemi delle assunzioni. Durante la discussione del bilancio di previsione 2023-2025 l’assessore al bilancio Pier Luigi Serafini ha comunicato i dati ufficiali del personale del Comune, molto distante da quello che dovrebbe essere, almeno sulla carta, a livello numerico.
Numeri che, ormai, lasciano il tempo che trovano perché con i tetti di spesa imposti ai Comuni diventa impossibile riuscire a fare tutte le assunzioni necessarie e previste dalla pianta organica. Attualmente il Comune di Chioggia conta 212 lavoratori, quando il numero complessivo previsto sarebbe di 266. Mancherebbero all’appello, quindi, ben 54 unità. Per quanto riguarda il comando dei vigili urbani attualmente il numero è di 41 unità anziché 49.
L’impegno di spesa previsto è di ben nove milioni e 700mila euro, molto vicino a quello dell’anno scorso e con un margine di movimento, per ulteriori operazioni, di circa 150mila euro. Soldi che, quasi totalmente, sono coperti dalle entrate dell’Imu nelle casse del Comune.
“Da quando ho il mandato - ha spiegato l’assessore Serafini - siamo riusciti a dar corso a un piano di assunzioni rispettando completamente la programmazione del 2022 e sono stati predisposti tutti i documenti per il piano di assunzioni 2023-2025 dove verranno assunte 15 unità. In questo 2023 sono previste sei cessazioni a fronte di nove assunzioni e siamo dentro il tetto massimo di spesa. Con i tempi determinati siamo riusciti a far fronte alle maternità e alle necessità della polizia locale in estate. E’ stato senza dubbio un buon risultato e auspico si possa continuare a lavorare con questi trend. Gli organici che abbiamo trovato negli uffici al nostro arrivo, per mille motivi, non erano sicuramente numericamente in linea”.
Ma per quanto siano state pianificate assunzioni, nel triennio prossimo sono comunque previste molte cessazioni, anche a contratto indeterminato e complessivamente lasceranno il comune 15 unità. “Troppo poco il piano predisposto - ha rilevato l’opposizione - per dare una sterzata alla macchina comunale. Alla fine complessivamente, tra lavoratori che arrivano e lavoratori che concludono il loro lavoro, avremo una differenza di massimo cinque unità”.
Difficile però fare assunzioni con i limiti di spesa attualmente imposti e così è la strada dell’informatizzazione quella più battuta in modo da dare un servizio più rapido ai cittadini snellendo anche il carico di lavoro dei dipendenti.
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