Cerca

Chioggia

“Assist del tribunale sul deposito Gpl”

Il consigliere comunale di Energia Civica, Roberto Rossi, invita l’amministrazione a chiudere il capitolo acquistando il terreno all’asta

“Assist del tribunale sul deposito Gpl”

CHIOGGIA - L’impianto tecnologico del deposito Gpl costruito in un terreno non di proprietà di Costa Bioenergie e la palazzina degli uffici è abusiva: Energia Civica suona la carica e invita l’amministrazione comunale “a raccogliere l’assist che arriva dai tribunali e a chiudere definitivamente la partita sul deposito di Gpl di Val da Rio”.

A spiegare la situazione attuale è l’ex presidente del Comitato No Gpl, Roberto Rossi, ora consigliere comunale di Energia Civica. “Il mosaico degli illeciti compiuti sul terreno dell’ex deposito di Gpl si sta via via completando - spiega - dopo il ‘sub-affitto’ da parte di Aspo a Costa Bioenergie di un terreno che non era di sua proprietà, adesso è arrivata la sentenza della Cassazione sulla bancarotta fraudolenta di Costa Petroli che ha venduto per 300mila euro una frazione di terreno ad una Società appartenente alla famiglia Costa, che poi l’ha venduta a Costa Bioenergie per 3 milioni di euro. E’ semplicistico dire che il Comitato No Gpl lo aveva già detto, è più appropriato dire che lo aveva già dimostrato a suo tempo agli enti preposti, con relative documentazioni. Il terreno ora in discussione, che è passato da Costa Petroli a Costa Bioenergie, è quello su cui insiste l’impianto tecnologico del deposito e la palazzina uffici. Vale la pena ricordare che già da tempo avevamo segnalato agli uffici e alla passata giunta comunale che la palazzina era abusiva, quindi, oggi di fatto risulta che la palazzina non è solo abusiva, ma insiste su un terreno non di proprietà di Costa Bioenergie”.

Secondo Roberto Rossi si tratta di un vero e proprio calcio di rigore da trasformare a porta vuota da parte dell’amministrazione Armelao. “E’ l’occasione giusta per chiudere definitivamente il capitolo dell’ex deposito - spiega - visto che il terreno sarà messo in vendita dal curatore fallimentare per pagare i debiti di Costa Petroli, sarebbe importante che lo stesso venisse acquistato dal Comune o dall’Autorità Portuale o ancora da veri portatori d’intesse del mondo della pesca; si potrebbe dare l’avvio al concreto trasferimento del Mercato Ittico all’ingrosso per gettare le basi di uno sviluppo del Polo Ittico e per risolvere un problema di traffico ‘pesante’ non più tollerabile per una località balneare come Sottomarina. Inoltre vale la pena ricordare che l’Ufficio Unesco, nella determinazione 11 del dicembre scorso, ha risollecitato il Governo per lo smantellamento dell’ex deposito di Gpl”.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400