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Cavarzere
07.02.2023 - 22:29
CAVARZERE - Una sala parrocchiale gremita per confrontarsi con amministrazione comunale e dirigenza scolastica riguardo al futuro delle scuole di Boscochiaro. La frazione cavarzerana, nella quale sono presenti l’asilo “Piccoli angeli” e la primaria “Lombardo Radice”, ogni anno combatte per mantenere le due strutture attive, vista la denatalità che colpisce soprattutto le comunità più piccole.
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Erano presenti un nutrito gruppo di genitori residenti a Boscochiaro che si sono confrontati con il sindaco Pierfrancesco Munari, l’assessore all’Istruzione Stefania Sommacampagna, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo di Cavarzere, Ilaria Finotti. Presente, tra il pubblico, il consigliere comunale Emanuele Pasquali, che vive proprio nella frazione di Boscochiaro.
Dati alla mano, la situazione, come ha spiegato la dirigente scolastica Finotti, alla “Lombardo Radice” ci sono 12 bambini iscritti, troppo pochi per avviare una classe prima, ma che comunque potrebbero - in linea di massima - comporre insieme agli alunni della seconda una pluriclasse. Una situazione migliore, ma che non cambia poi molto, rispetto alla scuola “Lombardini” di via Piave a Cavarzere, dove gli iscritti sono 5 (che arrivano dall’esubero di alunni della “Giovanni XXIII”) troppo pochi anche in questo caso per una classe prima, e dove verrà avviata a sua volta una pluriclasse. Nel sottolineare che gli alunni potranno comunque frequentare la scuola della frazione, la soluzione è stata proposta direttamente dal sindaco Munari.
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“Se due bambini, o anche tutti quanti quelli dirottati alla ‘Lombardini’ di via Piave si spostassero alla ‘Lombardo Radice’ di Boscochiaro, la classe prima sarebbe assicurata - le parole del sindaco - e comunque a Cavarzere di offerta scolastica ce ne sarebbe lo stesso. Dall’altra parte rimane la questione del trasporto scolastico, per il quale non possiamo che riportare le esigenze delle famiglie al gestore e, rispetto alle percorrenze, capire se possiamo stare dentro a una spesa congrua. Spesa che è lievitata in poco tempo e che, con il prossimo bando, è destinata ad aumentare ancora. Per questo si dovrà cercare di organizzare delle linee di trasporto scolastico funzionali e sostenibili”. Infine, Munari, ha comunque voluto sottolineare come le scuole a Boscochiaro potrebbero non essere garantite per sempre. “Comprendo le mamme che vorrebbero la scuola sempre attiva a Boscochiaro - le parole di Munari - ma la popolazione sta diminuendo, i giovani sono sempre meno e la denatalità cresce, in futuro il rischio di chiusura ci sarà sempre”.
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