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SOTTOMARINA
07.02.2023 - 22:32
SOTTOMARINA - La spiaggia dell’Aeronautica brucia e divampano anche le fiamme della polemica. La concessione demaniale a Sottomarina è ormai abbandonata da un paio di stagioni e, lunedì pomeriggio, è scoppiato un incendio in uno dei capanni dell’ormai ex stabilimento balneare. Fiamme, di origine dolosa - come sembrano confermare le immagini delle videocamere di sorveglianza nelle vicinanze - appiccate da qualche vandalo. E’ ormai cosa nota, infatti, che la zona è nel più completo degrado e abbandono e covo, soprattutto di notte, di sbandati che bevono e fanno confusione gettando bottiglie ovunque.
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L’estate scorsa sembrava che la soluzione fosse vicina e che la concessione passasse nelle mani dell’Esercito, invece un’altra estate è passata e lo stabilimento continua ad essere nel più totale degrado e confinante, ovviamente, con altri stabilimenti in perfetto ordine che devono fare i conti, soprattutto nei mesi estivi, con questa situazione. “Non sono ancora state accertate le cause dell’incendio - il commento di Gianni Boscolo Moretto, presidente del Gebis - ma sicuramente è frequente che luoghi abbandonati, come il caso dell’ex concessione dell’Aeronautica, possano diventare occasioni di ritrovo per sbandati, con le conseguenze che si sono poi verificate. La richiesta di mettere a bando quella concessione demaniale era già stata sottoposta agli uffici preposti, proprio per evitare episodi come questi e in tutti i casi per mantenere un giusto decoro in tutto il nostro litorale. La nostra associazione rimane a disposizione degli uffici per trovare una soluzione definitiva per quella concessione o per altre situazioni simili che dovessero verificarsi”.
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Il presidente di Ascot, Giorgio Bellemo, amplia ulteriormente la polemica. “Gli atti vandalici ci sono, ci sono sempre stati e ci saranno sempre - spiega - e in alcune aziende come questa, chiusa da un paio di anni, l’attenzione dei vandali è maggiore. Ma mi domando come mai noi siamo soggetti alla spada di Damocle della Bolkestein e queste aree invece sono in una sorta di limbo. Il Governo o chi per lui ha mai fatto una mappatura delle aree demaniali marittime rilasciate come poligono di tiro o altre definizioni, ma che in realtà sono stabilimenti balneari? Non sono soggetti alla Bolkestein? Una riforma vera del demanio non può non considerare anche questa cosa, noi siamo i più attenzionati per mille motivi e altre realtà no. Quell’area sono anni che è abbandonata, se lo fa un imprenditore finisce in guai grossi, per loro ci sono solo onori e niente oneri?”. “Non ci possono essere - conclude Bellemo - figli e figliocci, le regole devono valere per tutti”.
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