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Chioggia

“Serve chiarezza sul futuro della Casson”

La Cgil interviene dopo le voci sulla nomina di un nuovo presidente per il cda della casa di riposo di Chioggia

“Serve chiarezza sul futuro della Casson”

CHIOGGIA - Ipab Casson ancora nel caos, i sindacati ancora all’attacco: “Serve chiarezza”. Voci vicine al direttivo della casa di riposo, nei giorni scorsi, hanno ipotizzato la nomina a presidente del cda della “Casson” di Chioggia di Giancarlo Ruscitti. Ipotesi che, se si concretizzasse, sarebbe il primo passo verso una messa in discussione del neonato consorzio Geras (Mariutto-Residenza Riviera-Casson) con ipotesi che determinerebbero una sinergia tra Chioggia e Venezia, alternativa a quella che si sta determinando.

“L’Ipab Casson - dichiarano Daniele Giordano (Cgil), Daniele Tronco (Spi Cgil) e Cristiano Zanetti e Chiara Cavatorti (Fp Cgil) - vive già un momento di grandissima difficoltà dovuto soprattutto alla situazione di bilancio che al momento, a quanto abbiamo appreso, non darebbe la possibilità di riconoscere ai lavoratori, se non con tempi lunghi, gli arretrati contrattuali. Servono sicuramente persone competenti nel nuovo cda della Casson, ma va chiarito in modo inequivocabile quale mandato gli sarà affidato. A questo si aggiunge la situazione di incertezza delle lavoratrici e dei lavoratori dell’appalto che sono in una condizione di grande precarietà e che rischiano di essere i più colpiti in questa vicenda che ci pare più da ‘risiko’ politico che nell’interesse dei servizi socio sanitari alla popolazione. Per tutte queste ragioni abbiamo inviato una richiesta di incontro al sindaco Armelao in modo che si faccia chiarezza su quale sia l’indirizzo politico dell’amministrazione comunale in merito al futuro della Casson e dei lavoratori dell’appalto. Il territorio di Chioggia merita dei servizi agli anziani di qualità e i lavoratori che da anni prestano con dedizione la loro attività hanno bisogno di certezze sul loro futuro o rischiamo una fuga di personale verso altre strutture che rischia di determinare l’impossibilità di garantire i servizi”. Nel frattempo, nel tardo pomeriggio di ieri, pare si siano incontrate le tre dirigenze delle residenze che hanno costituito il consorzio.

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