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Chioggia

La grammatica del dialetto chioggiotto in un libro

Al Rotary Club Chioggia l'autore Renzo Cremona ha presentato il suo libro

CHIOGGIA - La grammatica chioggiotta protagonista del nuovo libro di Renzo Cremona: 130 anni di storia passati in rassegna dall’autore che ha condotto un’analisi molto dettagliata del dialetto locale. Il libro è stato presentato ufficialmente qualche giorno fa al ristorante “Granso Stanco” durante una serata del Rotary Club di Chioggia intitolata “Il mondo in un’isola”. A fare gli onori di casa il presidente del Rotary, l’ingegnere Paolo Bertotto.

Durante la serata Santa Boscolo e Plinio Boscolo, da sempre cultori del dialetto chioggiotto hanno recitato proprio in dialetto alcuni brani di autori classici, da Quintiliano a Brecht. “Brani - ha sottolineato il presidente del Rotary - che non hanno perso la loro originalità e universalità e, in questo modo, il professor Cremona ci ha voluto dimostrare come una lingua considerata povera, quale può essere ritenuto il dialetto, è comunque in grado di trasmettere sensazioni e di stimolare l’anima”. L’autore ha poi raccontato come è nata la sua opera sul dialetto locale: dagli incontri con amici, con vari “cultori del dialetto”, ma soprattutto con un amico-editore, Sandro Salvagno, della casa editrice “il Leggio”. E’ iniziata così un’attività di studi, ricerche, approfondimenti, coinvolgimenti di persone, soprattutto anziane, anche perché il dialetto è comunque una lingua, parlata, ma raramente scritta.

Un’opera originale dal punto di vista della cultura veneta, che ha richiesto anni di ricerca, (quasi otto), studio e analisi, più di 1.300 pagine, con l’intento di rintracciare il maggior numero di manifestazioni espressive del dialetto chioggiotto, con lo scopo di descriverne il funzionamento e, in alcuni casi, l’evoluzione. “Il chioggiotto - ha sottolineato il professor Cremona - è diverso dagli altri dialetti veneti, per i termini, per la costruzione metrica e grammaticale, per la fonetica e la ‘ben nota’ musicalità, elementi che ne fanno, all’interno del Veneto, una lingua propriamente a sé”.

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