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Venezia

Tumore al seno, la lotta è sempre più tecnologica

Dalle Pink Lioness e da Avapo Venezia una donazione alla Breast Unit dell'ospedale Civile

Tumore al seno, la lotta è sempre più tecnologica

VENEZIA - Un assegno da 25mila euro, consegnato sabato 25 febbraio dalle "Pink Lioness in Venice" permette all'Ospedale Santi Giovanni e Paolo di dotarsi di uno strumento di ultimissima generazione: il percorso di presa in carico e di cura delle donne colpite da tumore al seno, così, diventa a Venezia ancora più efficace. "Riceviamo questo 'Mag Seed' - ha spiegato Guido Papaccio, primario della Breast Unit dell'Ulss 3 Serenissima - che ci permette di camminare ancora, insieme alle nostre pazienti, verso interventi chirurgici sempre più precisi e sempre meni invasivi. Questo strumento è, in sostanza un lettore in grado di dialogare attraverso segnali radio con gli aghi, una sosta di minuscole clip che completano il sistema. Ci permette di individuare il linfonodo malato, anche quello che sfugge alla palpazione, di localizzarne perfettamente la posizione, la profondità, la distanza dalla pelle in superficie; e ci consente così di praticare, proprio a partire dalle informazioni che ci fornisce, interventi chirurgici di altissima precisione. Il sistema, inoltre, consente di seguire l'evoluzione del linfonodo, verificando la sua risposta alle terapie somministrate". "Va riconosciuto alle Pink Lioness in Venice - ha sottolineato il dottor Papaccio - un impegno davvero emozionante al fianco della nostra Breast Unit, in questa occasione e non solo: il dono che riceviamo, una strumentazione di cui pochissimi altri Ospedali sono in possesso, ci consente anche di garantire alla donne veneziane di essere prese in carico, e di essere monitorate prima e dopo l'intervento, in questo nostro Ospedale che davvero può garantire loro un'assistenza completa ed efficace".


 
La strumentazione è il frutto di una proficua raccolta di fondi effettuata dalle Pink Lioness e da Avapo Venezia, nel quadro della continua collaborazione con la Breast Unit e con l'Ospedale Santi Giovanni e Paolo: "Come i cerchi concentrici di un sasso che cade in uno stagno - ha sottolineato la coordinatrice, Francesca Baldi - il nostro operare cresce e si allarga ad ogni manifestazione, ad ogni regata, ad ogni iniziativa comune. E in questo modo, mentre la voga e le camminate rosa aiutano le donne operate al seno nel loro percorso di riabilitazione, siamo per loro la testimonianza efficace che si può stare bene anche quando si riceve la diagnosi di un tumore al seno, e si possono vivere con forza, nel reciproco aiuto, anche questi momenti che potrebbero sembrare difficilissimi da affrontare". L'impegno pluriennale delle Pink Lioness e di Avapo Venezia è stato ricordato da Maria Teresa Baldi Guarinoni: "E' l'occasione per ribadire - ha detto - come la voga e l'esperienza del 'dragon boat' sia diventato un elemento cardine delle riabilitazione postoperatoria promossa dalle nostre associazioni. Da qui, e dalle centinaia di donne coinvolte, viene come frutto ulteriore, altrettanto importante, la mobilitazione che ci permette oggi di fare un dono così bello ai medici dell'Ospedale Civile".


 
A ricevere la strumentazione e l'assegno simbolico a nome dell'Ulss 3 Serenissima è stato il direttore dell'Ospedale Civile, Fabio Graceffa: "Siamo insieme grati e orgogliosi - ha detto - perché insieme alle Pink Lioness in Venice, insieme ad Avapo Venezia, e insieme alle altre associazioni che continuano a sostenere il nostro lavoro, stiamo garantendo la continuità e l'eccellenza dei servizi offerti da questo Ospedale. I Veneziani non cessano di donare, con intelligenza e buon cuore, come in questa occasione; e noi non cessiamo di investire e di far crescere il Santi Giovanni e Paolo: l'assegno da 25mila euro e gli investimenti già garantiti per l'Ospedale, che nel complesso ammontano a decine e decine di milioni, costituiscono le due voci di un dialogo proficuo per la città". 
 

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