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TEATRO SERAFIN
27.02.2023 - 09:30
Musica e recitazione si sono alternate in qualcosa di ben diverso dalla lirica originale
CAVARZERE - Uno spettacolo distante dall’opera, contaminato dal romanzo, che ha raccolto applausi dal pubblico presente in sala. Si è tenuto sabato sera al teatro Tullio Serafin di Cavarzere lo spettacolo dedicato all’opera “La Traviata” di Giuseppe Verdi organizzato da “Arsamanda” con il patrocinio del Comune di Cavarzere e Università Popolare.
Ben lontana l’idea di ascoltare l’opera del genio di Busseto (sarebbero mancati molti personaggi, coro, ed orchestra), ma anche abbastanza lontana l’idea di concerto dato che la parte recitata tratta dal libro “La signora delle Camelie” di Dumas, era protagonista, a volte fin troppo.
Autore dei testi e voce recitante era quella di Daniele Nuovo che, comunque, ha reso bene l’idea della triste storia di Violetta Valery (protagonista nell’opera verdiana) soprattutto nella parte finale che, in modo deciso, ne ha espresso la giusta tragicità.
Protagonisti, invece, della parte vocale sono stati Sonia Visentin (Violetta), Rodrigo Trosino (Alfredo), Milo Buson (Germont padre), accompagnati al pianoforte da Alessandro Marini, con alcuni brani tratti dalla straordinaria partitura verdiana, tra le più conosciute ed eseguite in tutto il mondo.
Ci si aspetta che da un titolo come “La Traviata “ (ma anche per tutti gli altri) ritmi ed accenti siano perfetti o, meglio dire, rispettino la scrittura di Verdi.
Per lo spettacolo di Cavarzere ci sono state tante libertà da parte dei solisti. Si è comunque distinta la voce del baritono Milo Buson, con bel colore e buon gusto interpretativo.
Platea del “Tullio Serafin” piena per il titolo tra i più conosciuti e che alludeva all’opera verdiana, pubblico felice e contento di aver ascoltato una “Traviata” diversa a Cavarzere.
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