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Cavarzere

“Servizi a rischio sotto i 10mila”

Lo sottolinea l'assessore regionale Calzavara. E nell'iter per la fusione si va verso l’abbassamento al 30% del quorum del referendum

“Servizi a rischio sotto i 10mila”

L’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione del Veneto, Francesco Calzavara, ha recentemente presentato il nuovo Piano di riordino territoriale (Prt) anche a Venezia. Il Prt, parte del quale aveva spiegato durante l’incontro di presentazione dello Studio di fattibilità sulla fusione tra Cavarzere e Cona il 13 febbraio scorso, prevede la semplificazione dei livelli di governance, la definizione del loro processo di razionalizzazione, l’individuazione della dimensione territoriale adeguata all’esercizio delle funzioni comunali e la costituzione di forme associative strutturate e stabili.

Il disegno di legge di iniziativa della Giunta regionale modifica le leggi regionali in materia di associazionismo, fusioni e Ipa (agenti dello sviluppo dei territori) per attuare le proposte del Prt stesso, e abbassa il quorum di partecipazione ai referendum di fusione dal 50% al 30% degli aventi diritto al voto. L’ambito territoriale ideale sarà quello degli ambiti territoriali sociali. Calzavara ha sottolineato l’importanza delle Unioni dei Comuni e delle Unioni montane come gestori delle funzioni associate e attori del sistema, mentre le Ipa saranno a supporto dell’ambito ottimale di programmazione e le Conferenze dei sindaci affronteranno temi specifici e ben delineati. Inoltre, l’assessore ha lanciato un momento di riflessione sul tema delle fusioni, poiché circa 130 Comuni veneti sotto i 10mila abitanti avranno difficoltà ad erogare servizi efficienti nel prossimo decennio.

Il Prt prevede l’incentivazione finanziaria per le forme associative e le Ipa che si strutturano nel rispetto dei criteri indicati. In ogni bando regionale di settore che concede contributi e incentivi agli Enti locali, verrà attribuito un punteggio premiale ai Comuni che fanno parte di Unioni o che sono il risultato di un processo di fusione. Il Prt verrà adottato dalla Giunta regionale dopo la fase di raccolta delle osservazioni da parte dei Comuni del Veneto e acquisirà poi il parere della prima commissione consiliare.

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