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COMUNE
01.03.2023 - 18:51
Una seduta del consiglio comunale di Cavarzere.
CAVARZERE - Addizionale Irpef e Imu approvate senza aumenti: e il consiglio comunale vota all’unanimità la conferma delle aliquote per il 2023.
Diverso, invece, il discorso relativo alla Tari, la tariffa per il servizio asporto rifiuti, la cui approvazione ha ulteriormente infiammato (dopo le scintille iniziali sulla vicenda Famila) il consiglio comunale dell’altra sera: da segnalare, in particolare, la singolar tenzone tra il consigliere di opposizione Andrea Fumana e l’assessore Marco Grandi.
“Avevo dichiarato che sui rifiuti si deve aprire una seria discussione su come si può migliorare il servizio e verificare la possibilità di una diminuzione dei costi - ha spiegato proprio il consigliere Fumana - è trascorso un anno e nulla è stato fatto, e i risultati, purtroppo negativi, si traducono in un aumento delle tariffe che si somma a quello già attuato nel 2022. Per quanto riguarda la raccolta differenziata, Cavarzere con il 74% è il Comune della città metropolitana di Venezia con la percentuale più bassa. Se è condivisibile la scelta di introdurre un’agevolazione finalizzata a sterilizzare l’incremento annuo del tributo dei rifiuti per le categorie più deboli, sono contrario alla scelta di impegnare solamente 5mila euro, erano 15mila nel 2022. E’ allora evidente il mio voto contrario alla deliberazione”.
A rispondere è stato l’assessore Grandi. “La cifra di 15mila euro che era stata messa in previsione lo scorso anno non è stata utilizzata, perché questa cifra che si legge di 15mila circa era stata indicata sulla stima di quello che era stato erogato l’anno scorso - ha risposto Grandi - l’anno scorso è stata la prima volta che mettevamo in atto questa sterilizzazione, quindi non era prevedibile. Siamo stati molto cautelativi nell’inserire la cifra a bilancio, che poi non è stata spesa: se arriverà una richiesta per 10mila euro da cittadini che hanno le condizioni per richiedere l’agevolazione, verrà erogato a tutti il contributo previsto da questa deliberazione. Per quello che riguarda le tariffe, sono redatte da un gestore che per noi è Veritas, quindi approvate da un organo sovracomunale che è il consorzio di bacino Venezia ambiente, per arrivare all’approvazione del Pef 2022-2025, che è stata redatta da Veritas per quello che riguarda 33 Comuni della città metropolitana di Venezia e approvata dal consorzio di bacino. Il Comune si limita soltanto ad una presa d’atto”.
“Le decurtazioni citate per gli anni precedenti hanno beneficiato di un’agevolazione fondi Covid - ha aggiunto l’assessore - che ha permesso di sterilizzare le tariffe per alcuni anni e anzi i consiglieri attualmente seduti su questi banchi si sono fortemente opposti alla decisione della precedente amministrazione di fare un taglio del 40% trasversale delle tariffe andando a sotto dosare gli aiuti a chi ha avuto pesanti penalizzazioni e andando a sovradosare anche attività o soggetti che in periodi Covid non solo non hanno rimesso, ma hanno addirittura visto incrementati i loro guadagni”.
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