Cerca

CONA

Chiude la filiale di Intesa Sanpaolo

La filiale conense verrà accorpata a quella di Cavarzere. Il sindaco Aggio: "Lasciateci il bancomat"

Chiude la filiale di Intesa Sanpaolo

Il sindaco Alessandro Aggio

CONA - E' ufficiale, la filiale di Cona di Banca Intesa Sanpaolo chiuderà i battenti a giugno. Un importante servizio che verrà a mancare alla cittadinanza che ora, per pratiche bancarie, conti correnti e prelievi dovrà confluire nella filiale di Cavarzere a cui Cona verrà accorpata. Il gruppo Intesa in quest'ultimo periodo ha messo in atto un piano nazionale che prevede la chiusura di ben nove filiali e Cona rientra in quell'elenco. Verranno chiuse due filiali a Venezia (Zattere e Santa Sofia) e altre sette variamente distribuite nel territorio della città metropolitana, a Jesolo, Torre del Mosto, Sottomarina (via Polo e viale Vicenza), Campolongo Maggiore e, come detto, Cona. La filiale non sarà più attiva da giugno e verrà accorpata a quella di Cavarzere.

A prendersi a cuore l'intera questione il sindaco di Cona Alessandro Aggio che con l'assessore Barbara Sturaro e il consigliere Francesco Fontolan ha incontrato il direttore di Intesa Sanpaolo di Pegolotte, Franco Callegaro, e il responsabile di area del gruppo Enrico Fornasiero. "Hanno confermato la chiusura dell'agenzia il 23 giugno, prevista da un piano industriale generale che vedrà la chiusura di 1.500 filiali sul territorio nazionale - ha spiegato il sindaco Aggio - siamo consapevoli che un soggetto privato, qual è una banca, non ha vincoli per le scelte di strategia aziendale, ma la filiale è pur sempre un servizio e un presidio per il territorio. A tal fine come amministrazione abbiamo anticipato alcune richieste che abbiamo formulato ufficialmente alla direzione centrale dell'istituto e cioè l'apertura almeno un paio di giorni alla settimana, il mantenimento dello sportello bancomat. Se non sarà possibile offriremo alla banca la possibilità di individuare uno spazio comunale dove poter eventualmente allestire lo sportello bancomat. Nel frattempo abbiamo evidenziato a Poste Italiane un probabile aumento di interazione con il pubblico anche a livello finanziario e chiederemo di poter rendere più adeguato in tal senso l'offerta dell'ufficio di via Marconi".

Alla notizia si sono mobilitate subito le forze sindacali e c'è stata anche una netta presa di posizione da parte del gruppo di minoranza in consiglio comunale formato da Antonio Bottin e Franco Necchio. "Noi abbiamo sollevato subito il problema, più di quindici giorni fa - commentano - è un problema perché le banche non sono solo privati, ma hanno anche un carattere sociale". "Noi siamo contenti che il sindaco si è mosso però ci vuole una pressione ancora più forte come quella che stanno facendo i sindacati - ha spiegato Bottin - mi dispiace soprattutto per le persone più anziane che non riuscirebbero ad usare la banca online e si dovrebbero recare a Cavarzere. Sta iniziando una inesorabile desertificazione dei servizi del nostro territorio e per questo motivo tale chiusura deve essere affrontata nei vari tavoli politici".

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400