Cerca

IL LUTTO

Ha dato voce alla Protezione civile. Città sotto shock per la morte di Sandro

Sulle sue pagine Facebook realizzava video che parlavano dei pregi del nostro territorio.

Ha dato voce alla Protezione civile. Città sotto shock per la morte di Sandro

Sandro Schiavon è stato trovato morto nella sua abitazione. Aveva solo 59 anni

CHIOGGIA - L’intera comunità è ancora sotto shock per la morte di Sandro Schiavon, il 59enne trovato morto dal nipote sul letto di casa sua, colto probabilmente da infarto nella notte tra sabato e domenica.

Perito elettronico preparatissimo specializzato in telecomunicazioni, ma anche con tantissime passioni: dalla fotografia alla montagna. Amava tantissimo Chioggia tanto da raggiungerla quasi ogni giorno in sella alla sua bicicletta partendo dalla sua abitazione di Borgo San Giovanni. Insieme ad alcuni amici gestiva il gruppo Facebook “Calle Tramacci e ponte balotte” e aveva fondato “Calle Tramacci network” dove postava video del territorio e dove in futuro, con un progetto sviluppato assieme ad alcuni amici, avrebbe realizzato video che parlassero dei pregi e delle rarità del territorio clodiense.

Era anche un appassionato di musica, di cui si era occupato quando era collaboratore della scomparsa radio Sintony. Era anche un radioamatore e un amante della tecnologia, preparato come pochi. Ma soprattutto una persona sempre allegra e con il sorriso sulle labbra, sempre con la battuta pronta. Non a caso la sua morte è stata accompagnata, sui social network, da un numero altissimo di post di persone che lo conoscevano e che sono rimaste incredule per la sua prematura perdita.

Collaborava anche con la Protezione civile che, domenica, sul proprio profilo Facebook, ha voluto ricordarlo: “Purtroppo oggi una notizia ha sconvolto l’intera città e in particolare tutti i volontari della Protezione civile Chioggia. Sandro, la persona che ci ha sempre aiutato per tutto quello che riguarda le comunicazioni radio, la persona che ha progettato e predisposto l’antenna che ci permette di parlare con le trasmittenti in tutto il Comune, la persona che ci stava aiutando per attrezzare il Ducato come centro mobile, la persona che aveva fatto domanda come volontario di Protezione civile, ci ha abbandonato. Ci siamo visti mercoledì verso mezzogiorno, salutati e parlato, come sempre, della nostra amata Inter. Mi ha chiesto come stavo e di rimando gli ho chiesto come andava. Ha detto che era uscito con la sua immancabile bicicletta per prendere un po’ di aria. E’ giusto che i ricordi personali restino personali, ma è ancora più giusto ringraziarti pubblicamente per tutto quello che hai fatto e per l’aiuto che a qualsiasi ora e in qualsiasi circostanza non ci hai mai negato. A nome di tutti i volontari della Protezione Civile Chioggia, grazie Sandro, resterai sempre nei nostri cuori”.

Il 59enne è stato trovato morto dal nipote Federico, a cui era legatissimo. Come ogni domenica lo aspettavano a casa per pranzare assieme, ma Sandro non ha mai dato segni di vita per tutta la mattina. Il telefono era muto. Con le chiavi di riserva è entrato all’interno dell’appartamento di Borgo San Giovanni e Sandro Schiavon era nel suo letto, morto già durante la notte, probabilmente per un infarto. Il personale sanitario accorso sul posto non ha potuto fare nulla per lui. La notizia si è diffusa rapidamente a ora di pranzo, sconvolgendo la domenica dei tanti chioggiotti che lo avevano conosciuto e amato.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400