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Chioggia

“Lavoratori stagionali, il 10% dei posti rimarrà scoperto”

L'allarme arriva da Moretto (Gebis) e Ranieri (Cisa Camping): “Offerta sempre più variegata ma difficoltà nel reperire personale"

“Lavoratori stagionali, il 10% dei posti rimarrà scoperto”

CHIOGGIA - Prenotazioni alle stelle e voglia di vacanza per gli italiani, ma nel settore, a livello nazionale, mancano 30mila stagionali. Anche quest’anno sembrano esserci grandi difficoltà per assumere bagnini, camerieri, addetti alla reception e molte altre figure che ruotano attorno al mondo del turismo e Chioggia, in tal senso, non fa di certo eccezione come confermano il presidente di Gebis (stabilimenti balneari) Gianni Boscolo Moretto e Leonardo Ranieri presidente di Cisa Camping. “In questo momento le difficoltà ci sono e probabilmente la situazione si sbloccherà solo a ridosso della stagione estiva e comunque non in maniera soddisfacente perché un 10% di forza lavoro sicuramente non si riuscirà a reperirla. Ci scontriamo col il paradosso di un’offerta sempre più variegata e qualificata di servizi nelle nostre spiagge e la difficoltà crescente nel trovare personale con cui coprire tutto, e in modo qualificato. E’ un problema che continuerà anche nei prossimi anni, almeno per un decennio” commentano.

“Se ne parlava anche in alcuni convegni con il professor Paolo Feltrin che, dati alla mano, indicava come il calo demografico inciderà anche sulla difficoltà nel reperire personale stagionale e come i processi di integrazione degli immigrati andranno a bilanciare il fenomeno solo fra una decina di anni - la riflessione - con queste premesse, diventa importante la fidelizzazione dei collaboratori e gli investimenti in formazione e corsi di qualifica e sull’altro versante le possibilità di defiscalizzazione del lavoro stagionale: bene a esempio la reintroduzione dei voucher per retribuire i compensi dei lavoratori occasionali assunti dalle imprese del settore turistico”.

Un’altra soluzione sarebbe quella di allungare il più possibile i contratti degli stagionali, in modo da invogliarli ad avvicinarsi di nuovo a questo prestigioso e impegnativo settore. “Stiamo tutti lavorando per un allungamento della stagione - concludono Moretto e Ranieri - un obiettivo che si scontra con la difficoltà di trovare collaboratori validi anche per la stagionalità normale. Le proiezioni ci dicono che nel 2023 il turismo nel Veneto aumenterà del 15%. Una ‘piacevole’ difficoltà con cui dovremo misurarci”. Da questo punto di vista conterà molto anche la programmazione degli eventi da parte dell'amministrazione comunale, il cui calendario dovrà cercare di spingere i turisti a prenotare a Chioggia anche nei mesi in cui la spiaggia di Sottomarina è inutilizzabile.

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