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Chioggia

Mare e pesca, la sostenibilità della blue economy

Il progetto "Blue Coast Agreements 2030" coordinato dal Flag Gac Chioggia Delta del Po presentato alla politica

CHIOGGIA - Un esempio di cooperazione, di sinergia, di collaborazione e unione. Si può riassumere così “Blue Coast Agreements 2030”, il progetto dei Flag italiani coordinato dal Flag Gac Chioggia Delta del Po, è stato presentato lunedì 13 marzo a Palazzo Grassi a Chioggia. Ma è anche un progetto dal quale la politica italiana potrà attingere a piene mani per legiferare in materia di pesca nelle aree costiere, come pure nelle lagune e nei fiumi, basandosi su uno strumento realizzato da chi queste aree le vivono quotidianamente.

Ad aprire i lavori Marco Spinadin, presidente del Flag Gac Chioggia Delta del Po. Al tavolo con lui l’assessore alla Cultura di Chioggia, Elena Zennaro, l’assessore regionale alla Pesca, Cristiano Corazzari e Luca De Carlo, presidente della Commissione pesca del Senato. Tra il pubblico, oltre a tutti i presidenti dei Flag Gac italiani coinvolti (11 di 7 regioni), anche i rappresentanti dei tre Comuni polesani “marittimi”: Silvana Mantovani vicesindaco di Porto Tolle, Michele Grossato sindaco di Rosolina e Valeria Mantovan sindaco di Porto Viro.

“L’intreccio tra i Flag di diversi territori ha arricchito il progetto con risultati di molto superiori alle nostre attese - ha esordito Spinadin - all’interno di queste sinergie il progetto si è sviluppato anche attraverso il Contratto di costa durante la conferenza dei Sindaci del litorale veneto, dove si parlava di turismo e spiagge, ma si è riusciti ad allargare lo sguardo anche ad altri portatori di interessi tra cui la pesca e la cultura. L’agenda 2030 con l’obiettivo della Blue Economy e lo sviluppo sostenibile in tutte le sue sfaccettature”.

L’assessore Zennaro ha portato i saluti del sindaco Mauro Armelao e ha ricordato come sia stato creato tutti insieme un percorso molto interessante, un metodo di lavoro che ha coinvolto le scuole, le categorie e tutto il tessuto economico sociale. Un metodo che non dobbiamo disperdere, ma utilizzare nelle tante e continue sfide che ci aspettano”.

Il sindaco di Rosolina Grossato ha ribadito la grande opportunità di dialogo garantito dal Contratto di costa “dove stiamo affrontando le problematiche attraverso un confronto acceso che spesso porta anche a delle soluzioni immediate. Questo progetto di portare a dialogare tutti i Flag è una cosa unica e ho avuto modo di partecipare ad alcune iniziative soprattutto quelle rivolte al mondo della scuola, che hanno una importanza incredibile perché è un nostro dovere come amministratori iniziare ad educare chi sarà il nostro futuro, rendendo consapevoli i nostri giovani di quanto sia importante la sostenibilità e a tutelare le nostre acque e i nostri ambienti”.

Il vicesindaco di Porto Tolle, Mantovani, ha sottolineato come il progetto “ci fa capire quanto possiamo fare rete. La macroarea va salvaguardata, tante Regioni e tanti Flag devono rimanere insieme. Non può non essere così se vogliamo seguire l’Agenda 2030, e questa non può essere una conclusione ma una partenza”. Il sindaco di Porto Viro, Mantovan ha puntato l’attenzione sulla innovazione di questo progetto “Spesso si interviene a spot senza una visione globale - le sue parole - ma sviluppo ittico e sostenibilità ambientale della costa veneta devono andare a braccetto e questo è solo il primo passo”.

“Il Veneto è orgoglioso del lavoro di squadra che i suoi imprenditori della pesca stanno facendo attraverso associazioni ed organizzazioni per creare sinergie in un settore altrimenti difficile da rappresentare” ha esordito nel suo intervento l’assessore regionale Corazzari. “L’esperienza del Feamp è stata appena chiusa e sebbene le risorse assegnate siano state importanti, sono state sottodimensionate rispetto alla realtà del settore veneto in termini di imprese, fatturato e importanza sul territorio - ha proseguito - nonostante ciò, il Veneto ha saputo utilizzare al meglio le risorse disponibili e ha utilizzato il 100% di quelle assegnate nella scorsa programmazione, grazie al lavoro delle associazioni del settore”. Corazzari ha sottolineato l’importanza della sostenibilità ambientale e sociale nel mondo della pesca e ha invitato tutti a lavorare insieme per garantire un futuro per il settore, ribadendo come i pescatori siano i primi interessati a garantire la sostenibilità del mare e la qualità dei prodotti. Ha poi portato l’esempio della molluschicoltura e di come contribuisca ad assorbire la Co2, ricordando inoltre come i pescatori partecipino attivamente a progetti per la pulizia del mare.

A chiudere, il senatore De Carlo, che ha parlato dell’importanza di un approccio sostenibile per la pesca e per l’agricoltura e la necessità di trovare un equilibrio tra sostenibilità ambientale, economica e sociale. “E’ necessario lavorare per proteggere il pianeta e l’uomo - ha concluso - pesca e agricoltura sono alcune delle attività più sostenibili in Europa e nel Mondo. Ma bisogna bloccare la deriva di una politica ideologica che cerca di nascondere sotto il tappeto le scelte che non sono sostenibili. E’ importante confrontarsi con altre comunità per trovare soluzioni sostenibili e difendere il futuro della pesca e dell’agricoltura”.

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