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Cavarzere

Lavori di pubblica utilità per 5 disoccupati

L’assessore Grandi: “Ci auguriamo che dia un input a queste persone per un impiego stabile”

Lavori di pubblica utilità per 5 disoccupati

CAVARZERE - E’ stato approvato in giunta il progetto “Lavori di pubblica utilità 2022 Cavarzere” con un fondo utilizzabile di quasi 35mila euro. La Regione Veneto, ha messo a disposizione delle risorse dando la disponibilità ai Comuni di integrare in un percorso lavorativo i propri cittadini che vivono in situazioni di disagio socio economico o emarginazione dal mercato del lavoro. Questo decreto della giunta regionale rientra nel capitolo e fondo sociale di investimenti per l’occupazione e la crescita dell’Europa e, di fatto, la Regione ha stanziato un capitale di 5 milioni di euro da dare distribuzione ai Comuni che presentano dei progetti validi.

“Si tratta sostanzialmente di sostenere economicamente, in maniera attiva e produttiva, persone deboli e bisognose attraverso un’esperienza lavorativa, e quindi, dare una possibilità che sia una fonte economica rispetto a quello che invece è un semplice aiuto sociale - ha spiegato l’assessore al Sociale di Cavarzere, Marco Grandi - non è una risposta puramente assistenziale, ma un percorso che tende a reinserire queste persone nel mondo del lavoro. Il progetto è presentabile da Comuni o forme associate oppure da enti accreditati e iscritti nell’elenco regionale. In tal senso abbiamo prodotto una manifestazione di pubblico interesse per vedere se vi fossero stati dei soggetti appunto accreditati che volevano presentare delle progettualità per questo tipo di risorsa e di finanziamento. Sono arrivate delle proposte e abbiamo valutato e deliberato di sposare il progetto di un ente che prevede l’inserimento di cinque persone all’interno di questi percorsi lavorativi”.

Cavarzere ha avuto la possibilità di avere un finanziamento di circa 35mila euro e quindi cinque persone potranno essere inserite in questo percorso. Ogni destinatario di questo progetto avrà un contratto lavorativo della durata di 180 giorni per un totale di 520 ore e un impegno settimanale variabile da un minimo di 20 ad un massimo di 40 ore. “Vengono svolti sostanzialmente lavori di pubblica utilità che sono di servizio alla popolazione, come la manutenzione degli spazi, il verde pubblico - ha continuato Grandi - si tratta di progetti di reinserimento lavorativo che danno anche delle competenze e un servizio alla popolazione”. “Riceveremo quindi le candidature e in base ai requisiti provvederemo all’inserimento e alla messa in attività di queste persone che ci auguriamo possano avere un primo input per un percorso lavorativo stabile che gli possa garantire un futuro distante dall’assistenzialismo” ha concluso Grandi.

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