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Chioggia

"Dato dalla scuola uno strumento giusto"

Regolamento per la carriera "alias" del "Cestari-Righi", il vicesindaco Brasiola e il consigliere Dolfin: "Giusto tutelare gli alunni che lo chiedono"

"Dato dalla scuola uno strumento giusto"

CHIOGGIA - L’amministrazione comunale si esprime favorevolmente al regolamento di cui si è dotato l’istituto superiore "Cestari-Righi" sulla carriera "alias" per i transgender, dovuto probabilmente anche a una richiesta formale arrivata dalla famiglia, o dalle famiglie, di uno o più studenti o studentesse. “Siamo contro ogni genere di discriminazione - spiega il vicesindaco e assessore all’Istruzione Daniele Tiozzo Brasiola - è giusto tutelare un ragazzo o a una ragazza giovani, specie minorenni, che stiano intraprendendo un percorso lungo”.

Favorevole al regolamento anche il consigliere comunale e regionale della Lega, Marco Dolfin. “Credo che se siamo arrivati sulla Luna e su Marte, in democrazia è giusto tenere ben presente le esigenze di queste realtà sociali - le sue parole - e credo che chi non si rivede più sul proprio corpo, vive male e vuole cercare di trovare nuova vita cambiando sesso, oggi nel 2023, lo si debba mettere nelle condizioni di farlo. A maggior ragione è giusto, come dice il presidente Zaia, dare tutti gli strumenti riconosciuti del caso e quindi anche sui percorsi quotidiani come la scuola o il posto di lavoro. Quindi non posso che riconoscere questa azione messa in campo dall’istituto scolastico, un passo in avanti di rispetto e civiltà, un momento importante, che segna la dignità dell’essere umano. Ricordiamoci le parole di Papa Francesco ‘chi sono io per giudicare?’. Ecco, mi rifaccio a questo pensiero: massimo rispetto e tutela nei confronti di chi ha intenzione di seguire un percorso che cambierà l’essere".

"Cosa diversa da chi vuole imporre cose strane, come genitore 1 o 2, o altre cose che spesso contrappongono le parti politiche tra destra e sinistra - sottolinea però Dolfin - io ho massimo rispetto di chi vuole cambiare sesso ed è giusto che vi siano strutture e percorsi funzionali. Dopodiché si può entrare anche su un tema etico, ma dobbiamo anche essere al passo con i tempi e da amministratori siamo chiamati a dover dare delle risposte e fare delle scelte nel rispetto, condivisione e tutela di tutti”.

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