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Chioggia
20.03.2023 - 23:08
CHIOGGIA - L’istituto “Cestari-Righi” approva il regolamento per l’attivazione e la gestione della carriera “alias” per studenti e studentesse in transizione di genere, i cosiddetti transgender. L’istituto superiore chioggiotto è uno dei primi in Veneto a farlo e ha lo scopo di garantire il benessere psico-fisico degli studenti e delle studentesse in transizione di genere attraverso la realizzazione di un ambiente di studio sereno ed inclusivo, basato sul rispetto reciproco e sulla pari dignità delle persone.
In pratica l’istituto provvede alla creazione di un profilo alternativo e temporaneo, che comporta la sostituzione del nome anagrafico con quello elettivo, fino alla conclusione dell’iter giudiziario diretto al cambio anagrafico. Il regolamento è rivolto a tutti quegli studenti e quelle studentesse che dimostrino di aver intrapreso un percorso psicologico-medico-legale diretto al cambio del nome dell’identità di genere e intendano utilizzare un nome diverso da quello anagrafico.
L’attivazione della carriera “Alias” può essere richiesta dalla famiglia dello studente o studentessa minorenne o dallo stesso qualora sia già maggiorenne. Basterà compilare un modulo da inviare al dirigente scolastico, ovviamente accompagnato dalla necessaria documentazione medico-legale. Una volta ricevuta la richiesta la scuola si impegna ad attivare, in riservatezza, la carriera “Alias”. In pratica, a chi ne fa richiesta viene assegnata una identità provvisoria, transitoria e non consolidabile, che viene utilizzata all’interno dell’istituto per il rilascio di badge, libretto scolastico ed altri materiali, oltre che dell’account di posta elettronica e dell’identificazione nel registro elettronico.
La carriera “Alias” è parallela a quella anagrafica, legalmente riconosciuta e resta attiva per tutta la durata di quest’ultima: può essere disattivata in ogni momento in caso di richiesta. La carriera parallela viene disattivata poi, in automatico, con il passaggio giuridico della sentenza che attribuisca un sesso diverso alla persona in questione. L’intero regolamento può essere consultato sul sito web dell’istituto ed è stato approvato a fine 2022. I casi di questo tipo non sono rari e, anche per questo, il governatore del Veneto, Luca Zaia, aveva definito una scelta di civiltà il passaggio dalla casa di cura convenzionata di Abano Terme all’Azienda ospedaliera di Padova il riconoscimento di centro regionale per i disturbi dell’identità di genere.
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