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Chioggia
21.03.2023 - 20:44
CHIOGGIA - Ennesimo incidente sul ponte del Brenta e sul banco degli imputati finisce la mancanza di una pista ciclabile, oltre ai grossi ritardi che hanno portato, finora, alla mancata realizzazione del nuovo ponte di sbarramento del cuneo salino.
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“Purtroppo anche oggi la cronaca registra un grave incidente sul ponte del Brenta dove è rimasta coinvolta una signora che percorreva il tratto in bicicletta - sottolineano Gianni Boscolo Moretto, presidente di Gebis, e Leonardo Ranieri, presidente di Cisa Camping - quanto successo non può non indurci a una riflessione. Il nostro territorio è in grave ritardo sulla realizzazione di percorsi ciclabili. Sappiamo che il primo tratto veneto della ciclovia Vento (Venezia-Torino) che collega Loreo a Chioggia è stato appaltato per 2 milioni e 200mila euro di cui 150mila euro stanziati dalla Regione. E’ mai possibile che non si riescano a trovare le risorse per fare 150 metri di ciclabile sul tratto del Brenta per mettere finalmente in sicurezza anche i ciclisti? Continuiamo a parlare di turismo lento, di allungamento della stagionalità, di fare sistema con le altre località a sud, ma nei fatti un ciclista per spostarsi da Sottomarina a Isola Verde deve rischiare la vita”.
Secondo gli esponenti delle categorie turistiche la situazione è deficitaria in tutto il territorio comunale. “La verità - spiega Moretto - è che non abbiamo percorsi ciclabili sicuri in città, dove esistono solo tronconi di piste ciclabili, e non abbiamo collegamenti con le ciclovie importanti fuori città. Bellissimo progettare un vertiporto per i collegamenti del futuro, ma dobbiamo prima e subito dotarci delle infrastrutture di base con scelte rapide e coraggiose, che dimostrino più attenzione per il territorio, più attenzione per i residenti, più attenzione per il turismo”.
“Ancora una volta siamo a commentare un evento tragico - conclude Ranieri - è tempo di fare scelte e progetti non più derogabili. Siamo una città che è servita da un’arteria tra le più pericolose e mortali di Italia. Per le caratteristiche geomorfologiche, Chioggia dovrebbe fondare la propria mobilità sulla ciclabilità, invece su questo tema non sono mai state fatte scelte coraggiose. Soprattutto nel collegamento con Isola Verde, le frazioni e il Delta del Po, siamo in grave ritardo. I nostri cittadini, le nostre famiglie e i nostri ospiti chiedono da anni interventi sulla mobilità sostenibile e è tempo che arrivino le risposte”.
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