“Demanio marittimo, legge che tuteli tutti”

CHIOGGIA - Il Sib si riunisce a Roma per studiare le prossime mosse: “Serve una legge riforma che coniughi concorrenza e diritti dei balneari”. Mercoledì 22 marzo a Roma si è riunita la giunta nazionale alla presenza di tutti i vicepresidenti nazionali e i presidenti regionali per esaminare la situazione e decidere le prossime iniziative sindacali. Tra le decisioni prese anche quella di organizzare subito assemblee in ogni Regione con rappresentanti istituzionali. Il Sib è pronto ad altre iniziative che potrebbero rendersi necessarie per la difesa del settore.

Alla riunione era presente anche Leonardo Ranieri, imprenditore turistico chioggiotto che ricopre la carica di presidente di Cisa Camping e vice presidente del Sib nazionale. “Si è deliberato all’unanimità di proseguire il confronto con il Governo per ottenere una norma nazionale che possa garantire, all’interno delle normative nazionali e europee, il rispetto della continuità aziendale e del principio del legittimo affidamento del demanio marittimo - spiega Ranieri - è indubbio che sono per noi inderogabili i principi che le aziende costruite e gestite in regime di demanio e di concessione sono aziende che vanno salvaguardate come va salvaguardato il sistema turistico nazionale. Alle nostre imprese che negli anni hanno indubbiamente investito da un lato va data la possibilità di poter continuare attraverso il riconoscimento del know how e della professionalità; dall’altro in un regime di evidenza pubblica nel momento in cui un terzo soggetto possa ottenere la concessione demaniale va garantito al concessionario uscente un indennizzo di tutti gli investimenti e del valore commerciale dell’impresa che ha debitamente costruito e costituito in regime di demanio. Inoltre chiediamo al Governo di poter rivedere tutta una serie di norme e di situazioni che nelle varie regioni creano grossi problemi di gestione, di modificare con una norma nazionale anche il Codice della navigazione, ormai obsoleto”.

“E’ necessario quindi - conclude Ranieri - che anche le regioni siedano al tavolo di un confronto nazionale. Siamo pronti come Confcommercio e Sib a sedere al tavolo interministeriale per poter portare con assoluta fermezza e competenza le ragioni per la difesa di un settore strategico del turismo nazionale”.