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Chioggia
23.03.2023 - 18:50
CHIOGGIA - “Il piano dell’arredo urbano una delle tante sfide per questa amministrazione da vincere entro la fine della legislatura”. Non è un percorso rapido, non è un cambiamento facile da effettuare e per questo occorrerà appunto qualche anno, ma l’amministrazione Armelao ha intenzione di realizzare un piano dell’arredo urbano che ormai manca da tantissimo tempo. “E se finora non è stato fatto - spiega l’assessore all’Urbanistica Massimiliano Tiozzo Caenazzo - è perché richiede anche uno sforzo economico da parte degli esercenti che non è banale e che le precedenti amministrazioni non sono riuscite a portare avanti. Il tipo di illuminazione, i vari tipi di arredi, dove mettere i porta rifiuti e tante altri piccoli interventi sono decisioni che spettano sicuramente e solo al Comune, ma nel momento in cui decidiamo che tutti i plateatici devono essere di un certo tipo chiaro che qui entrano in ballo anche gli esercenti che devono investire per adeguarsi”.
Ma per redigere un piano dell’arredo urbano non bisogna solo discutere con i commercianti, soprattutto gestori di bar o ristoranti, ma anche e soprattutto con la Sovraintendenza che può bocciare qualsiasi progetto non sia ritenuto consono alla particolarità del centro storico di Chioggia. “Con l’ultima amministrazione comunale - continua l’assessore all’Urbanistica - i rapporti con la Sovrintendenza si erano molto raffreddati. Noi daremo incarico ad un professionista di redigere il piano, ma prima proporremo alcune ipotesi alla responsabile di zona della Sovrintendenza per evitare piani che poi verrebbero subito bocciati con conseguente perdita di tempo e di fondi”. La parte più complicata da sistemare riguarda sicuramente i plateatici dei bar: se venissero scelte delle soluzioni molto costose per gli esercenti, allora bisognerebbe ragionare anche sulla collocazione del mercato del giovedì. Impossibile infatti pensare di smontare le strutture al mercoledì sera per poi ricollocarle il giorno dopo. Se invece si optasse per soluzioni meno costose e meno impattanti, allora il mercato non costituirebbe un ostacolo insormontabile.
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